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Cronaca

Molestie in auto su una 11enne, a processo il professore di un liceo

La giudice ha negato la richiesta di rito abbreviato condizionato dall’ascolto di due testimoni e ha rinviato a giudizio l’imputato, un 48enne di Novoli, accusato di aver molestato la figlia di una coppia di amici, il 5 aprile del 2021

LECCE - Dovrà rispondere dal banco degli imputati dell’accusa di aver molestato la figlia, all’epoca dei fatti undicenne, di una coppia di amici, durante un tragitto in auto.

Lo ha deciso questa mattina la giudice Cinzia Vergine, che ha respinto la richiesta di rito abbreviato condizionato dall’ascolto della sorella e del nipote minorenne dell’imputato, un 48 enne di Novoli, professore in un liceo a Lecce, disponendo così il processo col rito ordinario.

La gup ha respinto l’istanza, avanzata dall’avvocato difensore Tobia Caputo, finalizzata a inquadrare i rapporti tra le due famiglie, ritenendo che le prove richieste non fossero attinenti ai fatti.

Stando all’inchiesta, di cui è titolare la sostituta procuratrice Simona Rizzo, il 5 aprile del 2021, nel giorno di Pasquetta, l’uomo propose al padre della minore di provare la vettura che aveva acquistato da qualche giorno; lasciò dunque che a guidare fosse lui e si posizionò affianco alla piccola sui sedili posteriori del mezzo, allungando, secondo l’accusa, le mani sulle sue zone intime.

La bambina, al rientro a casa, riferì tutto alla madre e questa col marito incontrarono l’amico per avere dei chiarimenti, ma l’incontro non sciolse i dubbi e fu così sporta querela ai carabinieri.

Durante le indagini, la malcapitata confermò gli addebiti in sede di incidente probatorio nel tribunale per i minorenni e fu sottoposta a varie perizie, risultando attendibile. In considerazione, di un malfunzionamento del sistema audio, durante il suo ascolto, la difesa dell’imputato aveva chiesto, in via preliminare, un nuovo incidente probatorio. Ma anche questa possibilità gli è stata negata dalla giudice Vergine.

Nel processo, i genitori saranno parte civile: il padre con l’avvocato Marco Caiaffa, la madre con l’avvocato Andrea Trevisi.

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