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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Maglie

Molestie sul posto di lavoro, inflitti due anni a un imprenditore

Emessa la sentenza nei riguardi di un 55enne di Maglie, accusato di aver abusato e mobbizzato una dipendente per circa un anno. I giudici hanno ritenuto fondato un solo episodio

MAGLIE - Rischiava quattro anni e mezzo di reclusione, tanti ne aveva invocati la sostituta procuratrice Maria Vallefuoco, per E. D. N., imprenditore 55enne di Maglie, accusato di una serie di episodi di violenze e stalking ai danni di una dipendente, ma alla fine, l’uomo ne ha rimediati due, col beneficio della pena sospesa.

La sentenza è stata emessa dal collegio della prima sezione del tribunale di Lecce (presieduta dal giudice Fabrizio Malagnino) che ha ritenuto fondato un solo episodio di violenza sessuale, applicando la diminuente del fatto di lieve gravità.

Tra le contestazioni, c’era anche quella di lesioni personali aggravate, venuta meno in virtù della tardività della querela.

In aula era assente la presunta vittima che aveva già revocato la costituzione di parte civile.

Gli episodi denunciati dalla donna e divenuti oggetto del processo si sarebbero verificati a Maglie dal mese di settembre del 2017 fino a ottobre del 2018.

In particolare, secondo l’accusa, la malcapitata sarebbe stata costretta a subire ripetuti atti sessuali, mentre svolgeva la propria attività, come palpeggiamenti e baci. Spesso, il datore di lavoro le avrebbe impartito ordini in zone isolate del locale, in modo da poter agire indisturbato, lontano dagli sguardi degli avventori. Per circa un anno, a fronte dei rifiuti della dipendente, non avrebbe perso occasione di mortificarla, provocandole così una forte depressione.

Non appena saranno depositate le motivazioni, l’imputato, assistito dagli avvocati Luigi Covella e Roberta Romano, valuterà il ricorso in Appello.

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