Polpi provenienti da pesca sportiva, multa salata per un'attività commerciale
Il buono stato del prodotto non è sufficiente ad evitare multe salate, come accaduto quest'oggi ad una pescheria di Monteroni di Lecce. E' necessario che il prodotto sia tracciato. Mille e 500 euro la sanzione. Nei guai nei giorni scorsi anche un uomo che svolgeva attività con un attrezzo non consentito
MONTERONI DI LECCE – Aveva nella cella frigorifera 13 chilogrammi di polpi congelati. Per stessa ammissione del titolare, stando a quanto rilevato dalla squadra di polizia marittima della capitaneria di porto di Gallipoli, frutto dell’attività esercitata da pescatori sportivi.
Il buono stato della merce, dunque, non è sufficiente ad evitare multe salate, come accaduto quest’oggi alla pescheria “Mare vivo” di Monteroni di Lecce. E’ necessario che il prodotto sia tracciato. La provenienza, infatti, è garanzia per il consumatore finale.
Si tratta di violazioni nel campo della commercializzazione del prodotto ittico che comportano un’ammenda per ben mille e 500 euro. E non solo. Ovviamente, i militari della guardia costiera hanno posto sotto sequestro i polpi.
Risale a pochi giorni addietro, invece, un’altra attività che questa volta ha visto al centro proprio un pescatore sportivo. L’uomo è stato sorpreso presso la darsena di Santa Caterina, marina di Nardò, mentre svolgeva la pesca con un palangaro composto di un numero di ami superiore ai duecento. Cioè, a quanto consentito. L’attrezzo è stato sequestrato, insieme a circa 12 chilogrammi di pescato. La sanzione amministrativa, in questo caso, è stata di mille euro.