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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Monteroni di Lecce

Il video del sequestro della bimba di 6 anni: ecco come la coppia ha agito nel parco

I carabinieri di Lecce hanno diffuso le immagini salienti del rapimento della bimba bulgara, per il quale sono stati arrestati un uomo monteronese e una donna leccese. Momenti drammatici, in cui solo la sorellina di 9 anni e un'amica che l'accompagna sembrano intuire realmente l'estrema gravità dei fatti

MONTERONI DI LECCE – Il 9 giugno, una data che nel Salento non si scorderà. Una coppia avvicina alcune bimbe in un parco a Monteroni di Lecce. L’offerta di un gelato sembra allettante, l’istinto della maggiore, di 9 anni, le suggerisce di non fidarsi di quei due. I quali vanno comunque dove incontrano meno resistenze, verso la sorellina di 6. La piccola, nella candida ingenuità della sua età, cede e li segue a bordo di uno scooter.

Qualche ora più tardi, in un appartamento di Lecce, in via Marcianò, faranno irruzione i carabinieri del Nucleo operativo, che libereranno la bimba, riconsegnandola ai genitori, una coppia di cittadini bulgari trapianti nel leccese.

Impossibile capire quali ore di tormento avranno passato mamma e papà, nel timore di non rivedere mai più la figlioletta, nella paura di non sapere se fosse ancora viva o in chissà quali indicibili situazioni.  

La storia è ormai nota al grande pubblico. Ancora oggi, però, emergono alcuni interessanti dettagli sull’operazione. Ad esempio, un elemento decisivo nelle indagini dei militari, soprattutto per arrivare a ricostruire con precisione le fasi salienti del sequestro della bimba e quindi di arrestare Giovanni Giancane, 45enne di Monteroni di Lecce, e Valentina Piccinonno, 31enne di Lecce, è stato un video di sorveglianza del Comune, installato nel parco giochi dell’area mercatale monteronese.

(Guarda il video)

La telecamera riprende in maniera nitida la scena in tutta la sua drammaticità. La coppia sbuca da un chiosco, l’uomo si avvicina alla ragazzina di 9 anni, la piccola di 6 già segue la donna. L’uomo sembra dire qualche parola, come se volesse rassicurare la bimba più grande. “Solo un gelato, niente più”. La frase potrebbe essere stata questa, o simile. Forse anche un modo per distrarre la sua attenzione, perché la donna, intanto, accompagna per mano la più piccola, a passo rapido, verso lo scooter, parcheggiato proprio al centro della scena.

A quel punto, arriva anche l’uomo, dice qualche altra parola, quindi con la compagna accomodano la bimba sul sellone, in mezzo a loro. La sorella in quel preciso momento ha un sussulto. Se nella sua testa squillava un campanello d’allarme già nelle prime fasi, ora capisce che si sta consumando qualcosa di molto grave proprio davanti ai suoi occhi. Si avvicina, e scambia qualche frase con la coppia. Intorno, intanto, anche se a una certa distanza, la scena viene colta da qualcuno.

Ad esempio, si nota chiaramente una persona con accanto un bambino, che, arrivata da poco nei pressi di una giostra, osserva tutto tenendosi a qualche metro di distanza. Come se stesse cercando d'intuie quello che realmente sta avvenendo. Qualche istante dopo, lo scooter parte. Dietro, di corsa, si mettono la sorella della bimba rapita e un’amica che l’accompagna. Qui finisce il filmato. Il resto, è storia: la bambina avvisa il papà, che si rivolge ai carabinieri e immediatamente scattano le ricerche.

Il filmato mette una certa inquietudine, forse proprio perché tutto sembra consumarsi con estrema naturalezza, in un parco affollato di genitori e nonni con figli e nipoti. Ma solo la bambina bulgara di 9 anni e l’amica appaiono cogliere davvero la drammaticità del momento.

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