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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Morì nel crollo della palazzina, processo d'appello bis sancisce prescrizione

Reati prescritti nel nuovo processo d'appello per il crollo di un'abitazione a Otranto in cui undici anni fa morì Mario Pellegrino

LECCE – Si è chiuso con un non doversi procedere per intervenuta prescrizione il nuovo processo d’appello per stabilire le cause e le circostanze in cui avvenne il crollo di un’abitazione in via Faccolli a Otranto. In quella tragica sera di febbraio di undici anni fa, era il 9 febbraio 2005, morì il proprietario della casa, Mario Pellegrino, 68enne del posto.

A febbraio del 2014 la Corte di Cassazione aveva annullato le tre condanne inflitte in primo e secondo grado, stabilendo che doveva essere celebrato un nuovo processo presso la Corte d’appello di Lecce, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati Luigi Corvaglia, Cristiano Solinas e Ubaldo Macrì.

Secondo l’ipotesi accusatoria il crollo sarebbe stato causato dai lavori di scavo di un terreno adiacente all'abitazione di del 68enne, sul quale si doveva realizzare una palazzina. In primo grado, il giudice monocratico del Tribunale di Maglie Pasquale Sansonetti aveva condannato con le accuse di omicidio colposo e disastro colposo a due anni e dieci mesi di reclusione il progettista dell'edificio Cataldo Russo, 48enne di Otranto; 1 anno e quattro mesi di reclusione per Giorgio Campa, 60enne di Bagnolo del Salento, legale rappresentante della "Cc investimenti"; la pena più bassa, pari ad un anno, è stata concessa a Paolo Calogiuri, 41enne di Lecce, legale rappresentante della ditta che avrebbe dovuto realizzare la palazzina. Condanne poi confermate in appello. Per loro il giudice ha previsto anche il pagamento di una provvisionale in favore delle parti civili del valore di 100mila euro.

Condanne poi annullate con rinvio dalla Cassazione, fino al nuovo processo d’appello e l’intervenuta prescrizione. 

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