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Cronaca

Morì per diagnosi errata? 14 medici rischiano processo

Gianni De Giorgi morì nel 2003 a 23 anni dopo 34 giorni d'agonia a seguito di un incidente. Fu trasferito al "Fazzi", poi alla "Città di Lecce". Il gip Casciaro ha chiesto documentazione sanitaria

Il caso di Gianni De Giorgi, scomparso all'età di 23 anni, fece parlare le cronache nel non lontano 2003 ed ora riemerge con forza nelle aule di tribunale. Il ragazzo, originario di San Cesario di Lecce, venne trasferito in ospedale il 19 aprile di quell'anno, dopo un gravissimo incidente d'auto, uno scontro frontale. E morì dopo 34 giorni di pene infernali, trascorsi in parte presso l'ospedale "Vito Fazzi" e, negli ultimi giorni, nella clinica "Città di Lecce". I motivi della tragica scomparsa? Forse un grave ritardo nello stabilire il quadro clinico, nel comprendere i motivi di un malessere che stava rapidamente consumando una giovane vita.

Il gip Ines Casciaro ha dunque concluso oggi una delle fasi preliminari dell'udienza che ha riguardato l'acquisizione di documentazione sanitaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce e della clinica "Città di Lecce", oltre all'ascolto dei consulenti del pubblico ministero. La vicenda, come si diceva, è stata drammatica e segnata da un'evoluzione crescente, fino al tragico decesso. De Giorgi, a seguito del micidiale impatto, venne portato d'urgenza al "Fazzi" con una frattura al femore sinistro ed un trauma toracico chiuso. Gli accertamenti clinici e diagnostici, come spiegato dall'avvocato della famiglia, Giuseppe Milli, che si è costituita parte civile, furono però interpretati forse erroneamente dai sanitari ed avrebbero quindi comportato come conseguenza una "lesione diaframmatica con migrazione delle viscere dello stomaco nella cavità toracica, con conseguente erniazione, strozzamento e necrosi dei tessuti dello stomaco".

Solo in seguito ad una richiesta volontaria di trasferimento presso la clinica "Città di Lecce", e dopo un'operazione al femore, venne riscontrato un quadro clinico già compromesso da "difficoltà respiratorie e da un'infezione settica acuta ingravescente" (in sostanza una grave malattia batterica, Ndr). A nulla valse, quindi, il disperato tentativo di porre rimedio con un intervento chirurgico. De Giorgi morì dopo 34 giorni esatti di calvario.

Per questa vicenda risultano ad oggi indagate quattordici persone, fra primari e medici delle due strutture. La famiglia De Giorgi, tramite il legale, ha citato l'ospedale e la clinica per responsabilità civili. Il gip Casciaro, nelle prossime udienze (fissate per il 16 ed il 23 di aprile) dovrà quindi decidere se disporre il provvedimento di non luogo a procedere o se rinviare a giudizio gli indagati.

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