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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Morì per un melanoma maligno, non ci fu colpa medica. Assolto il dermatologo

Non ci fu alcuna negligenza o imperizia da parte del dermatologo Lionello Soatti, 56enne di Galatina, finito a giudizio con l'accusa di omicidio colposo legato a presunta colpa medica. Il giudice monocratico del Tribunale di Lecce ha assolto il medico perché il fatto non sussiste

LECCE – Non ci fu alcuna negligenza o imperizia da parte del dermatologo Lionello Soatti, 56enne di Galatina, finito a giudizio con l'accusa di omicidio colposo legato a presunta colpa medica. Secondo l’ipotesi accusatoria il medico non avrebbe diagnosticato a un paziente 34enne un melanoma maligno al braccio sinistro, scambiandolo per una banale dermatite.

L’imputato, per le accuse, non avrebbe quindi eseguito la corretta diagnosi e la relativa terapia che avrebbe salvato la vita dell’uomo che aveva in cura. Il melanoma sarebbe così progredito “determinando una compromissione dei linfonodi regionali, una successiva metastizzazione per via ematica (fegato e cervello) e infine il decesso”.

Il giudice monocratico Giovanni Gallo (il processo era inizialmente di competenza del Tribunale di Galatina) ha assolto il 56enne perché il fatto non sussiste, condividendo la tesi dei legali del medico, gli avvocati Mario Ciardo e Cosimo Prete, che hanno evidenziato come per il loro assistito non fosse possibile diagnosticare la patologia.

A dare avvio all'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Francesca Miglietta (che aveva chiesto la condanna a un anno), la denuncia dei familiari del 34enne deceduto, che si sono costituiti parte civile con gli avvocati Luigi e Roberto Rella.

Le indagini avevano evidenziato come la diagnosi sbagliata non avrebbe consentito al paziente di sottoporsi a un intervento chirurgico, e alle necessarie terapie, causando di conseguenza la morte dell’uomo. Una tesi, però, non condivisa dal giudice, che ha assolto il dermatologo. 

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