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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Tricase

Morì poco dopo un intervento alla colonna vertebrale, a processo medico e assistente

Disposto il rinvio a giudizio dei due “camici bianchi” che, il 20 giugno del 2019, eseguirono l’operazione nell’ospedale di Tricase, in seguito alla quale perse la vita Antonia Patarnello, 70enne di Lecce

TRICASE - Ci sarà un processo sul decesso di Antonia Patarnello, 70enne originaria di Lecce, avvenuto il 20 giugno del 2019, poco dopo la fine dell’intervento neurochirurgico, eseguito nell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase, dove era stata ricoverata per la frattura con schiacciamento di una vertebra dorsale.

Questa mattina, il giudice per l’udienza preliminare (gup) Giulia Proto ha disposto il rinvio a giudizio del medico, S.F., di 36 anni, e dell’assistente, S.T., di 35, che eseguirono l’operazione, accogliendo così la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura. Starà al giudice Elena Coppola stabilire se, come sostiene l’accusa, durante l’intervento fu praticata una manovra “incongrua”.

In particolare, stando alle indagini condotte dal pubblico ministero Giovanna Cannarile e avviate in seguito alla denuncia sporta dalla figlia della donna, i professionisti avrebbero inserito il filo metallico guida di Kirschner spingendolo troppo in profondità nella vertebra, al punto da superare il confine e raggiungere - anche a causa della scarsa resistenza del tessuto osseo della paziente che era affetta da osteoporosi - e così lacerare la parete dell’arteria intercostale.

Il risultato sarebbe stato quello di una gravissima emorragia, di cui però nessuno si accorse nonostante il manifestarsi di alcuni segnali di malessere, come la tachicardia associata a ipotensione. Insomma, secondo gli accertamenti svolti dagli inquirenti, non sarebbe stata eseguita una valutazione approfondita ed un più opportuno monitoraggio dei parametri vitali e così la signora che, quindici minuti dopo l’intervento fu trasferita nel reparto di degenza, morì in breve tempo.

La prima udienza del processo si terrà il 17 settembre e in aula ci saranno anche la figlia di Paternello, come parte civile (con l’avvocato Giuseppe Corleto), l’ospedale di Tricase come responsabile civile (con l’avvocato Roberto Aymone).

A difendere i due imputati ci penseranno gli avvocati Luigi Covella e Ivan Mangiullo.

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