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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Taurisano

Operaio morto in un'impastatrice, chiesti 12 anni di reclusione per il "re dei wurstel"

Dopo dieci anni dal decesso di Mario Orlando, 51enne di Taurisano, avvenuto nel salumificio "Scarlino", la Procura ha presentato il conto agli imputati

TAURISANO - Dopo quarant’anni di storia, il 30 agosto del 2013 iniziò un capitolo nero per il rinomato salumificio “Scarlino”, segnato dall’atroce decesso di Mario Orlando, il 51enne di Taurisano rimasto stritolato tra le pale di un’impastatrice. Da qui prese le mosse l’inchiesta che vedeva al centro il titolare Attilio Scarlino, di 60 anni, il “re dei wurstel” accusato della rimozione dei dispositivi di sicurezza al macchinario (Inotec Im 3000, di fabbricazione tedesca e di nuova generazione) nel quale trovò la morte l’operaio, e di averlo fatto per velocizzare la produzione. 
A distanza di un decennio dall'incidente, sta per volgere al termine il processo di primo grado, nel quale oggi, in aula, la sostituta procuratrice Carmen Ruggero, titolare delle indagini, ha presentato il conto. 
La pena più alta a 12 anni di reclusione è stata invocata proprio per il rappresentante legale dell’azienda, finito a dibattimento con le accuse di morte come conseguenza di altro reato e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. Gli stessi reati erano contestati ad altri sei imputati: il fratello Antonio, 51enne delegato alla sicurezza interna, per il quale la richiesta della pm è stata di 8 anni; Luigi De Paola, 52enne di Ruffano, capo reparto produzione, Roberto Vocino, 53enne e Fred Sprenger, 59enne, residenti in Germania e tecnici dell’impresa produttrice Inotech, per il quali l’istanza è stata di 6 anni ciascuno; infine gli operai manutentori Antonio Scarlino, 69enne (omonimo del responsabile della sicurezza) e Massimo Rizzello, 40enne, entrambi di Taurisano, nei riguardi dei quali pende una richiesta a 4 anni.
Riguardo Daniele Carangelo, operaio 44enne di Taurisano, imputato per false informazioni al pubblico ministero e favoreggiamento (poiché avrebbe mentito agli inquirenti per tutelare il datore di lavoro), la sostituta Ruggero ha rilevato l’intervenuta prescrizione dei reati. 
Nelle prossime udienze fissate per il 21 aprile e il 9 giugno, saranno ultimate le discussioni dei legali delle parti civili e degli imputati.
Poi la giudice Elena Coppola si ritirerà in camera di consiglio per decidere il verdetto.

Fanno parte del collegio difensivo, gli avvocati: Amilcare Tana, Andrea Sambati, Vito Epifani, Alfredo Gatto, Stefano Orlando, Donata Perrone.
I familiari sono assistiti dagli avvocati Vincenzo Venneri, Giacinto Mastroleo e Laura Parrotta.

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