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Cronaca

Morte sospetta al "Ferrari" di Casarano, il gip rigetta la richiesta di archiviazione

Sarà necessario eseguire ulteriori indagini e accertamenti tecnici per stabilire se vi siano state presunte negligenze o condotte colpose da parte del personale medico dell'ospedale di Casarano nell'ambito del decesso di Teresa Prete, avvenuto il 9 febbraio del 2010

LECCE – Sarà necessario eseguire ulteriori indagini e accertamenti tecnici per stabilire se vi siano state presunte negligenze o condotte colpose da parte del personale medico dell’ospedale di Casarano nell’ambito del decesso di Teresa Prete, avvenuto il 9 febbraio del 2010. Il gip del Tribunale di Lecce, Giovanni Gallo, ha rigettato la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura, accogliendo l’opposizione presentata dai legali della famiglia della donna, assistiti dall’avvocato Monica Francesca Vinci.

Il gip nella sua ordinanza ha ritenuto necessario, oltre che opportuno, un approfondimento delle indagini, in quanto i medici dell'ospedale di Casarano, sulla base delle risultanze della stessa consulenza tecnica eseguita dal medico legale Alberto Tortorella, che aveva escluso ogni responsabilità dei sanitari, avrebbero dovuto trattenere la paziente presso il nosocomio per effettuare ulteriori accertamenti. Secondo il giudice, infatti, nel momento in cui la paziente è stata visitata (la mattina del 9 febbraio 2010), l’infarto era già in atto.

Per questo il gip evidenzia come la diagnosi con la quale fu dimessa la paziente dai medici dell'ospedale di Casarano nel primo pomeriggio del 9 febbraio: “recidiva di disturbo ansioso depressivo.....si consiglia visita psichiatrica presso il Cim”, oltre ad essere platealmente errata, risulta essere anche beffarda verso l'anziana donna, la quale lamentava quei “forti dolori al petto e mancanza di respiro” che dopo qualche ora la portarono alla morte.

Per uno strano caso del destino l'ordinanza è stata depositata esattamente a cinque anni del decesso. Gli atti tornano ora alla Procura, che avrà 150 giorni per procedere alle nuove indagini e i nuovi accertamenti. 

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