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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Morte sospetta di una 64enne dopo il ricovero in ospedale, disposta l'autopsia

arà la magistratura, con ogni probabilità, a fare luce sulle cause della morte di Giuseppa Blasi, la donna di 64 anni di Trepuzzi deceduta in circostanze sospette a inizio del mese. Una morte tanto improvvisa quanto inaspettata, che ha spinto i famigliari della vittima a presentare un esposto

LECCE – Sarà la magistratura, con ogni probabilità, a fare luce sulle cause della morte di Giuseppa Blasi, la donna di 64 anni di Trepuzzi deceduta in circostanze sospette a inizio del mese. Una morte tanto improvvisa quanto inaspettata, che ha spinto i famigliari della vittima a presentare un esposto, evidenziando possibili negligenze del personale medico. Nella denuncia la famiglia chiede sia fatta luce sul decesso di Blasi e per questo è stato chiesto il sequestro della cartella clinica e l'autopsia sul corpo della vittima. La salma si trova nella camera mortuaria del Fazzi, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

L’esposto è finito sulla scrivania del magistrato di turno, il sostituto procuratore Donatina Buffelli, che ha aperto un fascicolo e ha iscritto sette persone nel registro degli indagati. Si tratta, comunque, di un atto dovuto, anche e soprattutto in vista dell’esame autoptico. Gli indagati, infatti, hanno nominato un consulente da affiancare a quello designato dalla Procura. Il pubblico ministero, infatti, ha conferito al medico legale Roberto Vaglio l’incarico di eseguire l’autopsia sul corpo della donna e disposto il sequestro delle cartelle cliniche. Accertamenti necessari a stabilire cause e modalità del decesso e fugare ogni dubbio su una morte dai contorni poco chiari. Per gli indagati sarà presente il medico legale Alberto Tortorella.

La donna era stata ricoverata nel reparto di Neurologia dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove era stata sottoposta a diversi esami clinici, ma poi era stata dimessa poiché il quadro clinico era migliorato. Dimessa dall’ospedale la 64enne aveva fatto ritorno a casa, ma dopo circa sette giorni le sue condizioni si erano improvvisamente aggravate, tanto da giungere al decesso. Gli indagati sono assistiti agli avvocati Mario Ciardo, Donato Mellone, Roberta Martano e Massimo Bellini.

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