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Cronaca Zollino

Multa alla disabile, il sindaco risponde: "Non è arrivata alcuna istanza"

Il primo cittadino di Zollino replica allo Sportello dei diritti sul caso della donna che ha ricevuto un verbale ritenedo giusto l'annullamento in autotutela

ZOLLINO - “Pur condividendo la battaglia per la difesa dei diritti dei cittadini utenti della strada affetti da disabilità, in questo caso devo evidenziare che non risulta pervenuta al Comune nessuna istanza di annullamento in autotutela della multa in oggetto”. A parlare è il sindaco di Zollino, Antonio Chiga. La vicenda riguarda la lamentela sporta dal marito di una donna disabile presso lo Sportello dei diritti presieduto da Giovanni D’Agata.   

“Il cittadino in questione avrebbe dovuto far valere le sue ragioni innanzi agli uffici comunali competenti mettendoli in condizione di verificare la fondatezza delle lagnanze”, aggiunge il primo cittadino, contattato oggi da LeccePrima per una replica.

“Dalle informazioni in mio possesso – precisa - la vettura è stata sanzionata, assieme ad altre, perché in evidente divieto di fermata e quindi in una posizione tale da creare intralcio per la circolazione stradale. Il possesso del contrassegno, purtroppo, non autorizza il titolare a violare le norme del codice della strada. Le dichiarazioni diffuse tramite lo Sportello dei diritti – conclude - non possono essere condivise”.

Lo Sportello dei diritti, dal canto suo, aveva inoltrato in una nota a sua firma la doglianza del cittadino in cui si rilevava che il 16 febbraio era stato notificato un verbale di contestazione per sosta in divieto di fermata dell’autovettura in piazza Sandro Pertini, a Zollino, all’altezza del civico 9. Il fatto sarebbe avvenuto il 29 gennaio scorso alle 22:36.

Secondo il marito della donna, l'autovettura, recava su cruscotto un contrassegno per disabile rilasciato dal Comune di Lizzanello. A suo dire, quella sera, la moglie intestataria del contrassegno, si era recata con una sua collega presso un ristorante per una cena di lavoro e, non trovando alcun posto riservato agli invalidi, o altri parcheggi, sarebbe stata costretta a lasciare il veicolo in quella zona a causa della sua situazione: si trova su una sedia a rotelle.

Sempre stando a quanto dichiara dall’uomo e reso pubblico dallo Sportello, nel verbale non vi sarebbe stato alcun riferimento circa un “grave intralcio alla circolazione”.

“Secondo alcune recenti sentenze di giudici di pace – aveva aggiunto il cittadino - ed anche secondo quanto previsto dall'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, numero 503, alle persone detentrici del contrassegno di cui all'articolo 12 viene consentita, dalle autorità competenti, la circolazione e la sosta del veicolo al loro specifico servizio, purché ciò non costituisca grave intralcio al traffico, precisando che l’intralcio deve essere grave e come tale deve essere accertato da parte dell’organo di polizia, di cui all’ articolo 12 del codice, oltre a precisarlo nel verbale di accertamento di violazione”.

La multa era stata di 38 euro e 70 (se pagata entro il 21 del mese, quindi ieri) e il cittadino aveva sottolineato di non voler adire ricorsi, chiedendo però di dover “valutare con particolare benevolenza la questione ed esercitare il diritto di autotutela annullando il verbale”. Ma, appunto, secondo quanto dichiara il sindaco, non sarebbe pervenuta alcuna istanza.

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