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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Caldaie non a norma? Fioccano i verbali e si prepara una stangata da 500 euro

Confartigianato annuncia un'altra batosta. La cooperativa incaricata starebbe multando i leccesi per il mancato rispetto di prescrizioni piuttosto onerose. Ma l'assessore all'Ambiente cade dalle nuvole e convoca i verificatori

LECCE – Una nuova stangata in arrivo per le famiglie leccesi? La denuncia viene da Confartigianato imprese e riguarda la verifica degli impianti termici da parte della Vit, cooperativa incaricata dal Comune di Lecce. L’associazione segnala i numerosi verbali che i leccesi starebbero subendo in questi giorni, con l’esborso immediato di 30 euro e una diffida alla messa a norma entro 30 giorni, pena un’ulteriore sanzione di 150 euro.

Per Confartigianato non ci sono dubbi sul fatto che i proprietari di caldaie non a norma debbano essere multati, ma “non si possono modificare le regole in corso, pur di battere cassa”. La convinzione è che siano state cambiate le regole in corsa, senza alcuna attività di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza.

Ma l’assessore Andrea Guido smentisce che il regolamento in vigore da due anni circa abbia subito modifiche ed ha già convocato per giovedì presso i suoi uffici i responsabili della cooperativa. L'esponente del governo cittadino vuole comprendere cosa esattamente si stia verificando in questi giorni. Ma perché gli impianti risulterebbero non a norma? Perché sprovvisti di valvole termostatiche su tutti i radiatori, l’attivazione di cronotermostati su due livelli di temperatura, lo sbocco della canna fumaria al di sopra del tetto dell’edificio. Tutti accorgimenti che comportano una spesa che va dai cento euro fino a qualche migliaio, nel caso della canna fumaria. In media ogni procedimento, tra sanzione e interventi di adeguamento, potrebbe valere intorno ai 500 euro. 

“Un colpo basso”, insomma. A dirlo è il presidente della categoria impiantisti termoidraulici di Confartigianato imprese Lecce, Antonio Mancarella, che rappresenta i manutentori e gli installatori che pure trarrebbero giovamento dall’aumento dei controlli e dall’obbligo di adeguamento degli impianti. Perché - si chiede - a leggi immutate, l’impianto controllato la scorsa settimana non è stato sanzionato, mentre, oggi, un altro impianto identico al primo risulta, invece, non a norma”?. L’auspicio di Confartigianato è che l’amministrazione voglia tutelare i cittadini-utenti. Guido, da parte sua, ha spiegato che sarà impedito qualsiasi atteggiamento vessatorio  ma che irregolarità particolarmente dannose per l'ambiente non possono essere tollerate.

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