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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Muore durante la Tac, cinque gli indagati. Magistratura dispone l'autopsia

Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Leonardo Cassone, il 72enne originario di Campi Salentina deceduto lo scorso 10 dicembre nel reparto di Neuroradiologia dell'ospedale "Vito Fazzi" mentre si stava sottoponendo a una Tac

LECCE – Sono cinque le persone iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Leonardo Cassone, il 72enne originario di Campi Salentina deceduto lo scorso 10 dicembre nel reparto di Neuroradiologia dell’ospedale “Vito Fazzi” mentre si stava sottoponendo a una Tac.

Una morte tanto improvvisa quanto inaspettata, che ha spinto la magistratura ad aprire un fascicolo e disporre il sequestro della cartella clinica e l'autopsia sul corpo della vittima. L’iscrizione è, comunque, un atto dovuto, anche e soprattutto in vista dell’esame autoptico. Gli indagati, infatti, nomineranno un consulente da affiancare a quello designato dalla Procura, il medico legale Alberto Tortorella. Il sostituto procuratore titolare del procedimento, Massimiliano Carducci, ha conferito al medico legale Roberto Vaglio l’incarico di eseguire l’autopsia.

L’uomo, che circa una settimana prima era stato sottoposto a intervento chirurgico, stava eseguendo una Tac con mezzo di contrasto in forma liquida. Si tratta di una sostanza che contiene dello iodio e che viene iniettato attraverso una vena dell’arto superiore (a volte a livello della piega del gomito, altre a livello della mano).

Il mezzo di contrasto iniettato percorre le vene e le arterie dell’organismo per finire anche negli organi e nei tessuti. Grazie al suo contenuto di iodio (un elemento che assorbe le radiazioni) consente di evidenziare e differenziare arterie, vene, linfonodi ed impregnazioni anomale in genere (esempio le formazioni benigne o maligne). Prima dell’esame il paziente è sottoposto a un questionario clinico-anamnestico e firma il cosiddetto “consenso informato)

A metà della somministrazione del mezzo di contrasto l’uomo ha accusato un improvviso malore, che ha portato al decesso per arresto cardiocircolatorio. Sarà ora l’esame autoptico a svelare cause e dinamiche che hanno portato alla morte del paziente.

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