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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Fu aggredito nella sua villa, muore dopo nove mesi imprenditore gallipolino

Non ce l'ha fatta, Giovanni Mauro. L'imprenditore edile gallipolino di 69 anni, gravemente ferito nel corso di un'aggressione avvenuta il 19 settembre dello scorso anno, è deceduto nella tarda mattinata nella clinica privata "Villa Verde" di Lecce. Per ora resta una sola la persona indagata

LECCE – Non ce l’ha fatta, Giovanni Mauro. L'imprenditore edile gallipolino gravemente ferito nel corso di un’aggressione avvenuta il 19 settembre dello scorso anno, è deceduto nella tarda mattinata nella clinica privata “Villa Verde” di Lecce. Era qui in cura fin dal 4 ottobre scorso. In precedenza era stato tenuto sotto osservazione dai medici dell’ospedale “Vito Fazzi”. Purtroppo, le sue condizioni non hanno mai dato veri segni di miglioramento, dopo il delicato intervento chirurgico al quale fu sottoposto.

Se Mauro conoscesse il nome degli aggressori, o anche solo i loro volti, non ha potuto rendere questi dettagli al pubblico ministero Massimiliano Carducci e agli investigatori di squadra mobile e commissariato di Gallipoli. L’uomo, infatti, non è mai uscito dal coma causato da un violento colpo alla testa. Né, fino ad oggi, s’è mai saputo se vi fossero testimoni oculari. Persone che esterne che potrebbero aver notato movimenti sospetti. Tutto segreto e misterioso, come il movente stesso e i lineamenti del feroce assassino.     

Il decesso dell’imprenditore fa ora scattare automaticamente il reato per cui si procede in omicidio. Fino ad oggi l’inchiesta era stata per tentato omicidio e rapina. Al momento, resta una donna sui 45 anni l’unica persona iscritta nel registro degli indagati. A lei gli inquirenti sono arrivati sondando nella cerchia di conoscenze di Mauro, anche se non è mai trapelato molto di più su identità e livello di coinvolgimento nella vicenda.

Giovanni Mauro-2Si riparte, dunque, dalla scena del crimine. Fu un nipote della vittima a trovare Mauro privo di sensi nella sua atazione di campagna, in contrada "Macchiaforte", non lontano dall'antica masseria da cui prende il nome. Una località a sud di Gallipoli, nella zona della Baia Verde. Lì, sorge anche una cava per l’estrazione del carparo, di cui è proprietaria la famiglia dell’imprenditore. Era un mercoledì, quando avvenne la feroce aggressione. Mauro si allontanò dalla cava, dove si era recato per sovraintendere un lavoro, recandosi nella villa di campagna. Poi, il silenzio, fino al ritrovamento del corpo esanime.

Oltre ad ascoltare parenti, amici, conoscenti, colleghi di lavoro, gli investigatori, in questi mesi gli investigatori hanno verificato anche i movimenti bancari, in cerca di spiegazioni. Ma se sia stata un’aggressione premeditata, a scopo di rapina, o per altri motivi, ancora non è chiaro. Di certo, chi agì quel giorno, sottrasse il cellulare e il portafoglio dell’uomo. All’interno villetta non furono ritrovate impronte o la possibile arma dell’aggressione. Tutto si sarebbe quindi consumato nel giardino.  

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