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Cronaca

Si fronteggiarono a colpi d’arma nell’area carburanti: due arresti

Chiuso il cerchio dopo l'episodio avvenuto la notte dell'11 settembre scorso nel piazzale della Q8 di Nardò. Fu colpita anche l'auto di un incolpevole cliente

NARDO’ – Ci sono due arresti per la sparatoria avvenuta la notte dell’11 settembre scorso a Nardò, presso la stazione di servizio Q8 di via Aldo Moro, un conflitto a fuoco che solo per puro miracolo non aveva provocato vittime, nella circostanza, visto che si era scatenata una vera e propria pioggia di spari.

Entrambi sono del posto e già noti alle forze dell’ordine. Uno è Luca Elio My, 38enne, che già a margine dell’episodio era stato identificato e denunciato a piede libero. Le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Gallipoli, nel frattempo, sono andate avanti e hanno svelato che il rivale, nella circostanza, sarebbe stato Giovanni Dell’Anna, 54enne.

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Fondamentali per risalire in prima istanza a My erano state le telecamere di videosorveglianza dell’area. Il 38enne aveva premuto più volte il grilletto di una pistola contro un altro individuo, il quale a sua volta aveva risposto sparando, e la cui identità era rimasta sconosciuta. Ma ora, sembra che sia stata fatta chiarezza, con l’identificazione dell’altro uomo. E, dopo ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari, sono scattati gli arresti.

Durante l’ispezione, i carabinieri avevano rinvenuto alcuni bossoli e constatato che un proiettile aveva raggiunto l’autovettura di un ragazzo di Salice Salentino che con alcuni amici si era fermato al bar annesso al distributore di carburanti. Il giovane, fin da subito, era risultato estraneo alla vicenda. 

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Stando alle indagini, quella sera My, con una pistola verosimilmente a tamburo, avrrebbe esploso dei colpi di arma da fuoco all’indirizzo del 54enne che, a sua volta, armato di pistola semiautomatica calibro 9, avrebbe risposto all’azione sparando ben otto colpi all’indirizzo del primo.

I due, finiti in carcere, rispondono di tentato omicidio e detenzione di arma da sparo. Nel corso delle indagini è stato anche denunciato a piede libero un 25enne, sempre neretino, che potrebbe aver detenuto l’arma da fuoco utilizzata da My e che avrebbe successivamente provveduto a nasconderla. Resta da comprendere appieno il movente della lite terminata a suon di piombo.

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