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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Monteroni di Lecce

Nascose l’hashish negli indumenti intimi per poi gettarlo in strada: condannata a due anni

Emesso il verdetto in abbreviato nei riguardi di una 31enne residente a Monteroni di Lecce, finita ai domiciliari il 15 giugno del 2020. Altri tre patteggiano la pena per detenzione ai fini di spaccio

MONTERONI - Quando i carabinieri piombarono nel suo appartamento, prese dall’armadio un pezzo di hashish e dopo averlo nascosto nella sua biancheria intima si sarebbe data alla fuga per poi gettarlo in strada. Lo stupefacente, dal peso di 98,2 grammi, fu poi recuperato dai militari del Nucleo operativo e per Luana Genovesi, 31enne di Campi Salentina, scattò l’arresto (ai domiciliari), insieme al marito Rossano Rizzo, di 43 (per il quale si è proceduto separatamente).

Per questa vicenda ieri la ragazza è stata condannata a due anni di reclusione e al pagamento di una multa di seimila euro dal giudice Michele Toriello, dinanzi al quale si è tenuto il processo con il rito abbreviato, nel quale era difesa dall’avvocato Federica Conte.

L’imputata rispondeva di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e anche di coltivazione di marijuana, perché durante la perquisizione, eseguita il 15 giugno del 2020, nel giardino retrostante l’abitazione, a Monteroni di Lecce, i militari trovarono una pianta di “erba” alta circa quaranta centimetri. L’arbusto fu sequestrato insieme all’hashish, a 51,8 grammi di marijuana trovati in cucina (43,4 grammi, su una mensola, e i restanti in una credenza), e al materiale ritenuto utile al confezionamento delle dosi.

Per lo stesso reato (detenzione ai fini di spaccio), ieri, hanno chiuso il loro conto con la giustizia tre uomini.

Gianluca Greco, 49enne di Lecce, ha concordato tre anni e dieci mesi di reclusione, più una multa di 12mila euro in merito alla vicenda avvenuta il 4 giugno scorso: i carabinieri della sezione radiomobile, gli trovarono addosso 1,78 grammi di eroina suddivisa in tre involucri, e in un box di cui aveva disponibilità, 112,50 grammi della stessa sostanza, finiti sotto sequestro con due bilancini di precisione, un paio di forbici, un coltello, un martello da carpentiere, un pugnale da sub, con tracce di stupefacente, e la somma di 295 euro.

Stefano Perulli, 55enne leccese, ha invece patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione, col beneficio della pena sospesa, più 2.400 euro di multa, per l’episodio avvenuto il 15 luglio scorso, a Lequile, quando fu trovato in possesso di 26 grammi di cocaina, 46 grammi di marijuana e 2,6 grammi di hashish, sequestrati insieme a banconote dal valore complessivo di 460 euro.

Infine, è di un anno e mille euro di multa, la pena concordata da Vincenzo Mele, 66enne di Castrignano dei Greci, per la detenzione di cocaina, riscontrata il 15 luglio scorso: una pietra di circa 10 grammi e polvere, distribuita in 14 involucri, dal peso complessivo di 5 grammi, ritirati dagli investigatori insieme alla somma di 500 euro.

Le sentenze sono state emesse dal giudice Michele Toriello.

I tre erano difesi rispettivamente dagli avvocati Renata Minafra, Ivan Feola e Antonio Amato.

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