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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Nardò

Nei guai dipendente Aqp: in ferie con l'auto aziendale

Nardò: un impiegato 56enne di Acquedotto pugliese smascherato dai carabinieri, che l'hanno pedinato per mesi. Usava l'automobile di servizio oltre gli orari di lavoro e in ferie per i propri comodi

Avrebbe fatto i comodi suoi per diverso tempo, usando un'auto di servizio anche in occasione delle festività, delle ferie, o comunque al di fuori delle ore di lavoro. Benzina pagata, probabilmente, il più delle volte (con qualche aggiunta personale, magari, per tirare su il livello nel serbatoio), e nessun pensiero per il logorio delle gomme o dei freni. Soldi risparmiati, che in un momento di magra per l'economia fanno sempre comodo. Ma la cosa non sarebbe scesa giù a più di qualcuno. Le segnalazioni ai carabinieri, anonime, ma piuttosto circostanziate (al punto che non si esclude che possano essere stati alcuni suoi colleghi a chiedere verifiche), hanno avviato il meccanismo delle indagini, condotte dai militari della stazione di Nardò, sotto il coordinamento della compagnia di Gallipoli. Inchiodando alle sue responsabilità G.C., 56enne di Nardò, dipendente dell'Acquedotto pugliese, con funzioni certificative e di coordinazione. Per l'uomo è scattata ieri, al termine degli accertamenti, una denuncia a piede libero per peculato d'uso e truffa aggravata.

Le indagini sono state meticolose. Per diversi mesi, e in più occasioni, l'uomo è stato pedinato e osservato. Sebbene in ferie o in orari al di fuori del servizio, come evidenziato dai carabinieri che hanno svolto l'operazione, avrebbe continuato ad usare l'auto di servizio per motivi personali, che nulla avevano a che vedere con le sue mansioni, sospese perché in vacanza. Un vizio che sarebbe proseguito anche nei week-end. Le varie segnalazioni al 112 hanno quindi dato il "la" all'inchiesta, con accurati servizi di pedinamento volti ad accertare la veridicità della notizia, e vari appostamenti per seguire gli spostamenti del 56enne e comprendere quali luoghi frequentasse.

I carabinieri si sono avvalsi anche di filmati; l'uomo è stato infatti inquadrato dalle videocamere nascoste nelle auto-civetta nelle situazioni più svariate. Per esempio, quando si recava presso l'abitazione della madre, anziana, o a fare la spesa per la famiglia. Nulla di eclatante, la semplice quotidianità di un impiegato come tanti, ma in questo caso tutto a spese dell'azienda, abusando della disponibilità dell'auto in orari al di fuori dal servizio. La documentazione ha permesso così di smascherare i movimenti del dipendente dell'Acquedotto pugliese.

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