Nel fondo adiacente all'abitazione dodici piante e otto chili di foglie di marijuana
L'indagine è scattata dopo l'arresto del padre circa un mese fa. I carabinieri hanno seguito il 28enne per trovare la droga
LECCE – A distanza di poco meno di un mese è finito in carcere come il padre. E’ stato proprio l’arresto del genitore a mettere i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Maglie sulle tracce di Tiziano Longo, 28enne di Noha arrestato in flagranza di reato per detenzione e produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Il 4 agosto scorso i militari hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare in carcere, Pietro Longo, padre di Tiziano, per sequestro di persona e violenza sessuale aggravata. Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato nell’abitazione della marjuana e dell’hashish. Un ritrovamento che ha insospettito i carabinieri, soprattutto dopo quanto raccontato dai due.
Dopo qualche giorno di osservazione e pedinamento nei confronti di Tiziano, i carabinieri hanno notato che quest’ultimo tutte le sere aveva accesso a un fondo che era adiacente alla loro abitazione, di cui hanno sempre negato la proprietà. Dai controlli al catasto è risultato invece il contrario. Pertanto hanno deciso di procedere a una nuova perquisizione in casa e al fondo adiacente, di cui Tiziano Longo custodiva le chiavi. La scoperta è stata “stupefacente”, con una vera e propria serra con ben 12 piante di marijuana dell’altezza di quasi tre metri coltivate all’interno.
Non solo, oltre 8 chili di marjuana già essiccata e pronta per essere spacciata. Oltre a tutto questo, anche due bilancini, materiale per il confezionamento e 1250 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio. Longo è stato pertanto tratto in arresto con l’accusa di produzione e coltivazione di marijuana, e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e, su disposizione del magistrato di turno, trasferito nella casa circondariale di Lecce.