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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Calimera

Nel suo passato furti, ma nessun legame con la criminalità organizzata: ecco chi è la vittima

Giovanni Doria, il 56enne raggiunto da quattro colpi di pistola, ieri sera, in via Basilicata, a Calimera, dove risiede, aveva lasciato il carcere lo scorso agosto con l’intenzione di voltare pagina. Ora lotta tra la vita e la morte

CALIMERA - Dopo 14 anni trascorsi in vari carceri d'Italia, nel 2020 era ritornato nuovamente dietro le sbarre per espiare due anni patteggiati per un tentato furto in abitazione e detenzione di arnesi da scasso. Ma dal 2 agosto era tornato un uomo libero e chi ha avuto modo di stargli vicino in questi mesi ci racconta che voleva lasciarsi alle spalle il passato e voltare pagina.

Le cose però sono andate diversamente, perché adesso Giovanni Doria sta lottando tra la vita e la morte. Ieri sera, intorno alle 22, il 56enne si trovava in via Basilicata, a Calimera, dove risiede, e dopo essere stato avvicinato da una berlina, è stato destinatario di quattro colpi di pistola, tre alle gambe e uno al basso ventre.

Soccorso dal 118, è stato trasportato d’urgenza nell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Chi lo avrebbe voluto morto o voleva intimidirlo usando così tanta violenza? E’ questa la domanda oggetto delle indagini dei carabinieri, coordinate dalla sostituta procuratrice Donatina Buffelli, che al momento sono “monche” del racconto del malcapitato ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione.

Certo è che nel passato della vittima non risultano legami con associazioni a delinquere, né tanto meno mafiose, o vicende legate alla droga, tali da suggerire piste investigative.

L’unico capitolo giudiziario ancora aperto (è pendente il ricorso in Cassazione) riguarda la sentenza di condanna a due anni rimediata la scorsa estate in appello, relativa all’occupazione di un immobile, in viale Virgilio, disabitato perché l’inquilino si trovava in carcere. Secondo gli accertamenti svolti dal personale dell’Arma, Doria, insieme al compaesano Antonio Marullo, di 40 anni, il 10 agosto del 2020, s’introdusse nell’appartamento, forzando il portoncino d’ingresso e rompendo la zanzariera e il vetro della finestra della camera da letto e sarebbe rimasto per due mesi, fino al ritorno del proprietario.

Durante il sopralluogo i militari trovarono alcuni gioielli risultati rubati da un’abitazione, sempre a Calimera.

Marullo fu condannato in abbreviato a un anno e otto mesi, mentre Doria, in ordinario, a sei anni per violazione di domicilio e furto. Da quest’ultimo reato, però, fu assolto in appello e la pena scese così a due anni.

Con un’assoluzione “per non aver commesso il fatto”, si è chiuso lo scorso luglio anche un altro processo in abbreviato (davanti al giudice Alcide Maritati) in cui era imputato per furto in abitazione.

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