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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"nessuno stacchi la spina". E sergio lotta ancora

La compagna ed altri parenti del giornalista leccese di TeleRama, Sergio Vantaggiato, hanno raggiunto Parigi. Si oppongono allo spegnimento delle macchine. Ma le sue condizioni sono sempre più gravi

Sono giunti in mattinata a Parigi i parenti più prossimi di Sergio Vantaggiato. La compagna del popolare giornalista sportivo, Stefania, sua sorella, l'altro fratello di Sergio, la suocera. Si sono ricongiunti ad Antonio ed al piccolo Martino nel primissimo pomeriggio, all'interno dell'ospedale di Saint-Louis, seguiti da una troupe di TeleRama. E si sono opposti categoricamente all'eventualità che vengano spenti i macchinari, di fronte ai medici dell'ospedale. Vogliono che Sergio, costretto in un letto del reparto di rianimazione, continui a lottare. Coltivano fermamente la speranza che in qualche modo possa riprendersi. Per i professionisti del nosocomio della capitale le speranze sarebbero invece molto tenui. L'edema, particolarmente esteso, come risaputo, non consente allo stato attuale di intervenire a livello chirurgico, le funzioni cerebrali sarebbero ridotte ad un lumicino, sarebbe quindi subentrata la morte clinica.

Ma i parenti del giornalista non vogliono lasciare nulla d'intentato, e di fronte alla rassegnazione dei medici francesi pongono la loro richiesta: un consulente proveniente dall'Italia. Il commissario straordinario dell'Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, si starebbe attivando rapidamente per esaudire questa richiesta. E intanto è stata la stessa emittente TeleRama a lanciare un inquietante interrogativo: e se i soccorsi fossero giunti in ritardo? Sergio Vantaggiato, nella caduta in cui ha battuto la testa contro i gradini della stazione del metrò, ha perso molto sangue. Ma secondo indiscrezioni, l'ambulanza avrebbe raggiunto il luogo, Bir Hakeim, nei pressi della Tour Effeil, con oltre un'ora di ritardo.

E intanto, la magistratura francese ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. L'ipotesi di reato: omicidio preterintenzionale. Ma la ricostruzione della dinamica che ha portato all'incredibile ferimento è resa molto difficile da un "buco" dei sistemi di video-sorveglianza. L'interno della galleria dove è avvenuto l'episodio non è coperto da telecamere, dunque non vi sarebbero riprese di quei convulsi istanti. "Un fatto molto grave, del quale qualcuno dovrà rispondere", ha commentato amaramente Mauro Giliberti, direttore del telegiornale di TeleRama, di fronte alle telecamere della Rai, nell'edizione del primissimo pomeriggio. La speranza è che altre riprese, compiute all'esterno della stazione del metrò, possano definire alcuni particolari della vicenda, se non addirittura mostrare i volti dei due balordi che l'hanno scippato.

Quel che è certo è che la polizia è in cerca di eventuali testimoni. I principali giornali francesi hanno diramato la notizia del drammatico fatto, con la foto del giornalista in primo piano, soltanto nella giornata di oggi. Anche in questo caso, una speranza: che qualcuno abbia assistito alla scena, che possa riconoscere il volto di Sergio ed aiutare gli inquirenti a fare luce su questa tragedia, possibilmente fornendo un identikit degli aggressori. Secondo le ricostruzioni al momento più attendibili, Sergio Vantaggiato, intorno alle 21,30 di ieri, mentre stava salendo su un convoglio della stazione di Bir Hakeim, nei pressi della Tour Effeil, sarebbe stato assalito da un uomo e da un complice, intenzionati a strappargli di spalla una borsa. Mentre il figlio Martino di appena 8 anni ed il fratello Antonio sarebbero rimasti sul treno, Sergio, vistosi sottratto della borsa, sarebbe sceso di corsa, inseguendo i due criminali.

Ma proprio sulle scale di ferro, il dramma. Forse una caduta accidentale durante l'inseguimento, molto più probabilmente uno strattone violento a causa di una colluttazione di pochi attimi, e Sergio è scivolato in modo scomposto, urtando violentemente il capo contro un gradino. Inimmaginabile la scena alla quale hanno dovuto assistere il fratello ed il figlio, tornati indietro a cercarlo. E intanto, da tutto il Salento giunge la spinta incessante degli incoraggiamenti: tifosi del Lecce e di altre squadre salentine, telespettatori dell'emittente televisiva, colleghi della stampa, amici, politici, e, ovviamente, i nostri lettori: tantissime le persone che si uniscono al coro "Forza Sergio", nella sua partita più dura, quella che non deve commentare, ma disputare in prima persona.

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