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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Niente scuola. Festeggiano l'amica con scritte sui muri

Gallipoli: colte sul fatto tre ragazze di 14 anni. Marinano le lezioni dal linguistico e con bombolette spray sporcano i muri del parco di via Orvieto. Un cittadino ha segnalato il fatto alla polizia

I messaggi per dichiarare l'amore per la propria compagna, il saluto ad un amico in partenza per abbandonare la comitiva spesso vengono marchiati con graffiti a caratteri cubitali su muri di piazze e abitazioni; tendenza, in uso non solo nelle mani di bulletti maschi, ma in ascesa anche tra le gang "rosa". Tre ragazzine under 14, nella giornata di venerdì, avevano organizzato il regalo ad una di loro, che avrebbe spento 14 candeline aprendo gli occhi davanti al muro di recinzione del parco pubblico di via Orvieto a Gallipoli dove le amichette artiste avrebbero lasciato un messaggio d'auguri firmato con le bombolette.

La scritta è rimasta, però, in gestazione insieme al suo contenuto; un cittadino con una sensibilità particolarmente educata alla preservazione dei beni pubblici ha sorpreso le bullette proprio mentre scaricavano la vernice di colore nero e blu sul muro, allertando prontamente gli agenti. Le tre amiche, due di Gallipoli e una di Taviano, figlie di operai e pescatori, avevano anche marinato il giorno di scuola al liceo linguistico di via Torino per festeggiare come avevano programmato il compleanno di una componente della gang "rosa"; l'arrivo di una volante del commissariato di Gallipoli ha scompaginato i programmi, non il continuo di una giornata di divertimento e di "emozioni forti". Perché accompagnate negli uffici del commissariato, le ragazzine non hanno palesato alcuna apprensione per la segnalazione al Tribunale dei minorenni, con le accuse di danneggiamento, deturpamento e imbrattamento di cose altrui.

Tutt'altro, agli agenti mentre provvedevano a verbalizzare l'informativa, le "bulle" hanno espresso la loro felicità per aver fatto un "giro sulle giostre" a bordo di una volante della polizia di Stato. Gli effetti penali della bravata non erano stati, per nulla, valutati; la giornata era stata organizzata solo per festeggiare. Riaffidate ai rispettivi genitori, le ragazzine avranno tempo e modo di capire la loro "bravata".

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