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Cronaca Galatina

Blitz in casa: in borsoni e trolley oltre 2 milioni e mezzo di euro

La perquisizione dei carabinieri, a Noha, venerdì scorso. Collegamenti con il clan Coluccia? Un'ipotesi da verificare. Il denaro era stato nascosto in due congelatori

GALATINA – Cercavano armi, esplosivi e munizioni, tanto che si sono presentati per una perquisizione d’iniziativa, di buon mattino, venerdì scorso, con tanto di cane anti-esplosivo e antidroga del Reparto cinofili di Modugno, ma hanno trovato altro: soldi, un mucchio di soldi. Oltre 2 milioni e 600mila euro.  Per la precisione, 2 milioni 644mila e 850 euro, stipati all’interno di due borsoni e un trolley da viaggio. E ora, bisognerà capire la provenienza di quel denaro, mazzette racchiuse in numerosi involucri di cellophane sottovuoto, in tre tipi di tagli: da 50, 100 e 200 euro.

Il sequestro è stato effettuato dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Lecce che il 9 settembre sono giunti a Noha, frazione di Galatina, accompagnati dai colleghi della Stazione di Galatina e – appunto – del Nucleo cinofili, per una verifica approfondita dell’abitazione di un uomo di 77 anni. Al loro arrivo, era in compagnia della moglie. Il luogo in cui i militari pensavano che più probabilmente fossero nascoste armi era il garage attiguo all’abitazione e in effetti proprio qui sono arrivate le sorprese, anche se, come detto, in forma di fiumi di denaro.

La scoperta è avvenuta aprendo due congelatori scollegati dalla rete elettrica. Nel primo c’era una grossa busta nera, del tipo solitamente usato per la spazzatura, che racchiudeva un borsone sportivo, e nel borsone le buste di cellophane con la prima parte del denaro. Nel secondo, altre due buste identiche, contenenti un secondo borsone e un trolley, con il resto dei contanti. Per aprire borsoni e trolley, i militari hanno dovuto forzare una serie di piccoli lucchetti posti a chiusura.

A quel punto l’uomo ha deciso di chiamare il suo avvocato, Roberto Tarantino, mentre gli investigatori hanno avvisato il sostituto procuratore Giovanna Cannalire del rinvenimento che, viste le circostanze (il modo in cui le mazzette erano state nascoste) e l’ingente quantitativo, ha disposto il sequestro, per ulteriori accertamenti.

C'entra il clan Coluccia?

Fin qui la cronaca. Per il resto, non vi è ancora certezza sul perché l’uomo celasse in casa quella montagna di denaro, se fosse sua o se la custodisse per conto di altri. Vi è una circostanza di tempo interessante: proprio il giorno del blitz (venerdì 9 settembre), coincide con la data dell’udienza preliminare riguardante il processo allo storico clan Coluccia con base a Noha e dominante sull’area di Galatina e dintorni, scaturito dall’operazione “Insidia”, un’indagine portata a termine proprio dal Nucleo investigativo dell’Arma.

Un’udienza storica, si ricorderà, perché si è aperta con il colpo di scena che ha visto protagonista Gerardo Dino Coluccia, 49enne di Noha, uno dei principali imputati, il quale ha deciso di diventare collaboratore di giustizia, iniziando a svelare i segreti del sodalizio di cui avrebbe fatto parte. E che quei soldi possano essere stati custoditi dal 77enne per conto del clan Coluccia è un’ipotesi tutt’altro che da scartare. Ma, per ora, giusto un’ipotesi. Gli accertamenti sono in corso e gli inquirenti abbottonati.        

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