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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cavallino

Non accetta la fine della relazione e perseguita la ex, cinque anni allo stalker

L'ex collaboratore di giustizia Roberto Capoccia, 57 anni, è stato condannato al termine del giudizio con rito abbreviato

LECCE – Minacce, insulti, pedinamenti, appostamenti, telefonate e messaggi, fino ad arrivare ad appiccare il fuoco alla sua abitazione. E’ una storia di ordinaria persecuzione con i connotati caratteristici dello stalking quella che vede come protagonista un 57enne di Cavallino, l’ex collaboratore di giustizia Roberto Capoccia, condannato a cinque anni di reclusione al termine del giudizio con rito abbreviato celebrato dinanzi al gup Cinzia Vergine. L’imputato, assistito dall’avvocato Giancarlo Raco, dovrà risarcire la parte civile.

Al centro della vicenda giudiziaria (i fatti contestati si riferiscono al periodo tra il 2015 e il dicembre 2016) gli strascichi della relazione sentimentale tra l’imputato e la vittima, sua ex compagna. Il 57enne avrebbe perseguitato la donna, tanto da procurarle un grave e perdurante stato di ansia e di paura, e da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. In particolare, l’avrebbe insultata in più occasioni, l’avrebbe minacciata anche telefonicamente, fino a incendiare l’appartamento dove viveva con il nuovo fidanzato. Nei suoi confronti era stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare.

Quello di Capoccia è un nome noto alle cronache giudiziarie, l’uomo è stato coinvolto nelle inchieste giudiziarie sugli attentati messi a segno negli anni scorsi a Cavallino. 

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