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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

"Non siamo furbetti del cartellino": gli accusati si difendono davanti al gip

Iniziati gli interrogatori per dipendenti comunali e della Lupiae accusati di assenteismo. Solo una non ha risposto al giudice

L’allontanamento dal posto di lavoro c’è stato, ma per ragioni di servizio. Si sono difesi così la maggior parte degli indagati, quattro dipendenti della Lupiae servizi e cinque del Comune di Lecce, sospesi dal servizio con l’accusa di aver lasciato il posto di lavoro per svolgere faccende private. Lo hanno fatto, in mattinata, durante l’interrogatorio di garanzia col gip (giudice per le indagini preliminari) Alcide Maritati che ha firmato la misura interdittiva, richiesta del pubblico ministero Maria Vallefuoco (titolare del fascicolo d’inchiesta).

Solo la funzionaria Giovanna D'Arpe si è avvalsa della facoltà di non rispondere, mentre gli altri – l’ingegnere Ivan Vernich, coordinatore del settore ambiente e randagismo, e la figlia Valentina, il segretario addetto al coordinamento delle sedi distaccate del settore ambiente Fulvio Secondo, l’ addetto al settore igiene e sanità Cristiano Mezzi, Elisabetta Sansò, Renzo Bergamo e Patrizia Corallo - hanno risposto alle domande del giudice.

C’è chi ha respinto del tutto le accuse come il dipendente della Lupiae Servizi Bergamo che ha dichiarato di aver segnato sul foglio presenze, nella sede di Lecce, l’orario corretto, considerando però che le sue mansioni iniziano e si concludono nel centro di Villa Convento. L’ingegnere Vernich ha spiegato che i suoi spostamenti erano dovuti a questioni lavorative, legate per esempio ad appuntamenti col sindaco e assessori. Lo stesso avrebbero fatto anche Secondo e Mezzi. La figlia di Vernich, Valentina, invece, ha motivato i suoi ritardi sul posto di lavoro per questioni familiari.

Gli interrogatori si concluderanno lunedì mattina con l’ascolto di Fortunato Buttazzo, dipendente comunale in pensione. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Roberto e Luigi Rella, Francesco Calabro, Donato Mellone, Francesco Spagnolo, Ladislao Massari e Antonella Quaranta.

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