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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ugento

"Non sono stati i Colitti ad uccidere mio marito"

Lo ha affermato oggi in Aula Ada Cairo, vedova di Peppino Basile, nell'ambito del processo che si sta svolgendo nei confronti del 19enne Luigi Vittorio Colitti. "Con mio marito sempre ottimi rapporti"

LECCE - "Impossibile che siano stati i Colitti ad uccidere mio marito". La pensa così Ada Cairo, vedova di Peppino Basile. L'ha ribadito oggi in Aula nel processo che si sta svolgendo nei confronti del 19enne Luigi Vittorio Colitti.

La donna, che dal 2003 non viveva più in via Nizza, ha però precisato di aver continuato ad essere in buoni rapporti con il marito, dal quale non si è mai separata legalmente.

La notte del 15 agosto 2008 alla porta della Cairo bussò la madre del giovane imputato, chiedendole di andare perché Peppino stava male. In realtà, l'ex consigliere Idv giaceva già privo di vita davanti alla sua abitazione.

La moglie ha poi parlato dei suoi rapporti con i Colitti, precisando che erano "abbastanza buoni". A questo proposito, ha poi spiegato che secondo lei non possono essere stati loro ad uccidere Basile, non avendo avuto nessun motivo per commettere un atto così crudele.

E' stata sentita in aula anche l'ultima compagna di Basile, una donna di mezza età originaria di Monteroni. Ha raccontato ai giudici della sua relazione con Basile, durata nove anni, e del fatto che dopo la sua morta avrebbe trovato il conto corrente cointestato prosciugato. Su quel conto c'erano ben 25 mila euro: denaro che la donna aveva ereditato da sua madre.

Altro tema affrontato fu quello della figlia 15enne della ex compagna. Un altro testimone ha riferito che il padre naturale della fanciulla avrebbe minacciato Basile dicendogli di non avvicinarsi a sua figlia. Ma la donna ha categoricamente smentito tale circostanza, sostenendo che Basile ed il suo ex compagno si erano incontrati solo in un'occasione.

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