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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Nardò

Non vuole essere dimesso dall'ospedale: minacce ai medici e pugni ai poliziotti

In arresto 44enne tunisino. Brandendo una barra in ferro per le flebo, ha minacciato i sanitari, che hanno chiamato il 113. Gli agenti del commissariato hanno scoperto che pendeva un decreto d'espulsione. Ha reagito violentemente

 

NARDO’ – Intenzionato a rimanere ancora a lungo in ospedale, nonostante il quadro clinico non presentasse problematiche particolari, prima avrebbe minacciato due medici dell’ospedale “San Giuseppe Sambiasi” di Nardò, poi sarebbe arrivato ad alzare le mani nei confronti degli agenti di polizia del commissariato locale, andati a prelevarlo dalla struttura, su chiamata degli stessi sanitari, intimoriti dal suo comportamento. Ed è così che Jaballa Mustapha, 44enne, è finito in carcere.

Per ora risponde di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, ma, una volta uscito da “Borgo San Nicola”, sarà espulso dal territorio nazionale, avendo già decreti pendenti. In tutto questo, presso gli uffici di polizia è possibile che si facciano avanti i medici, nelle prossime ore, per formalizzare denuncia per le minacce subite.

La vicenda è avvenuta ieri sera. L’uomo, tunisino, era presente in zona come tanti altri extracomunitari, per lavori saltuari in agricoltura, ed era da circa dieci giorni in ospedale, dopo alcuni malori. Passati i problemi, è arrivato il momento delle dimissioni dalla struttura, e qui Jaballa Mustapha avrebbe iniziato a dare in escandescenza, arrivando a minacciare i medici, brandendo una struttura in metallo utilizzata come sostegno dei flaconi per le flebo. Inevitabili, a quel punto, le telefonate al numero della polizia.

tunisino-2Una volante ha condotto l’uomo presso il commissariato per identificarlo, contestando numerose violazioni alle leggi sull’immigrazione, per le quali era in atto anche un decreto di espulsione dal territorio italiano emesso dal prefetto di Siracusa nel 2011. L’identificazione del tunisino è stata però complessa, poiché ha fornito false generalità (la polizia ha scoperto che ha ben otto alias). Sono quindi stati necessari controlli incrociati della polizia scientifica.

Quando l’uomo ha compreso che si stava profilando l’allontanamento dall’Italia, avrebbe reagito con particolare violenza, colpendo con pugni e calci due agenti di polizia. E a quel punto, sono scattate anche le manette. 

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