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Cronaca

Notte della Taranta 2012, Goran Bregovic spalanca le porte dell’Europa

Nella sede romana della Regione Puglia la presentazione della 15esima edizione. Tra le novità in programma la partecipazione al Festival Musicas do mundo in Portogallo. Dall'8 al 22 agosto le tredici tappe nei comuni del Salento

ROMA – L’edizione della consacrazione internazionale. La quindicesima Notte della Taranta - in programma per il 25 agosto a Melpignano - già si preannuncia, quando ancora mancano due mesi e mezzo al concertone finale, come quella della definitiva proiezione oltreconfine. Al di là delle apparenti fratture, un’operazione in continuità con le ultime edizioni che hanno assegnato un ruolo da protagonista nel complesso dell’evento – e non come parentesi in una narrazione prevalentemente autoctona - ad artisti stranieri, come i Tambours du Burundi nel 2011 e Joji Hirota e The Taiko Drummers (Giappone) l’anno scorso. Senza dimenticare le magie elettroniche di Mercan Dede prima con una danzatrice sufi prima e con un derviscio rotante poi.

Un piccolo festival nato dall’intuizione degli amministratori di Melpignano prova quest’anno a consacrarsi come il paradigma dell’internazionalizzazione culturale fondata sulla consapevolezza della propria identità e non sulla neutralità asettica di stereotipi impiantabili in ogni dove. Per provare questo sbarco "nell'altra dimensione" è stato scelto Goran Bregovic, mostro sacro dei Balcani, icona di quella parte d’Europa così vicina alle coste pugliesi e pure così lungamente esclusa dalla comunità culturale e politica mediterranea ed europea.

Notte della Taranta 2012: la conferenza stampa di presentazione

“Il distacco tra la musica cerebrale, raffinata del maestro Ludovico Einaudi (interprete magistrale delle due ultime edizioni, ndr) e quella prorompente di Bregovic, è una cesura radicale che ci aiuta a immaginare la Notte della Taranta come il luogo della perenne reinvenzione”, ha commentato in sede di conferenza stampa, a Roma, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, enfatizzando la diversità di storia e di formazione tra il genio piemontese e il suo erede slavo.

 

“Ai tamburi e alle voci di questa terra di frontiera si uniranno quest'anno gli ottoni, l'esuberanza e la struggente malinconia della musica balcanica di Goran Bregovic”. Il governatore pugliese, che da anni non perde una sola edizione del concertone di Melpignano, ha rimarcato la somiglianza tra la “pizzica e le melodie zigane, balcaniche, maghrebine, una ragnatela di suoni e danze, che rappresenta la colonna sonora di un territorio aperto al mondo, una porzione di Mediterraneo che conserva gelosamente dentro di sé la propria vocazione ad essere un ponte Oriente e Occidente”. Insomma, il vero valore aggiunto di questa edizione numero XV sarebbe rappresentato proprio dalla genialità di Bregovic, dalla sua “straordinaria capacità di sublimare i materiali della tradizione e di proiettarli in una dimensione moderna”.

L’eclettico artista, di padre croato e madre serba, ha subito fatto capire di voler allargare il perimetro geografico della “tarantella” a tutte le zone che ne esprimono una variante: c’è  infatti quella calabrese, quella napoletana, ma anche quella francese di tradizione occitana e molte altre ancora. Un’altra novità riguarda la composizione dell’orchestra: quella tradizionale verrà integrata con gli otto musicisti che tradizionalmente suonano con Bregovic. Il maestro ha anche aggiunto di voler approfondire la ricerca sull’influenza di quel genere musicale sull’opera lirica e sulla musica pop.

 

Bregovic si è detto “contento e onorato dell'incarico ricevuto” e punterà tutto su quella che è da sempre la parola chiave e, talvolta contestata dalle anime più puriste e irriducibili della tradizione musicale del Salento: contaminazione. Musica senza confini, senza limiti, con un pizzico di follia. “Da noi nulla è puro – spiega Bregovic – siamo un' enorme terra di frontiera nella quale musulmani, ortodossi e cattolici cercano di convivere. E anche la musica è un autentico Frankstein. Per l'occasione daremo vita ad un progetto musicale originale in cui le due rive dell'Adriatico si mescoleranno cercando di coniugare la dimensione di festa, allegra e coinvolgente, a quella di ricerca musicale e di contaminazione tra due tradizioni che hanno diversi elementi in comune”.

Alla presentazione della manifestazione - a far gli onori di casa l'assessore regionale al Mediterraneo, Silvia Godelli -  hanno partecipato anche Massimo Bray, presidente della Fondazione Notte della Taranta, Sergio Blasi – già sindaco di Melpignano e ideatore della manifestazione -, Dario Stefàno, assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Vincenzo Santoro per l’Anci ed altri rappresentati istituzionali, tra cui l’attuale primo cittadino del piccolo comune di tradizione grika, Ivan Stomeo. Anche quest'anno, come di consueto, la Notte della Taranta sarà l'evento finale di un percorso lungo tredici tappe - il festival - che si svolgerà in altrettanti comuni del Salento dall'8 al 22 di agosto: Alessano, Calimera, Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Cursi, Cutrofiano, Galatina, Martano, Martignano, Soleto, Sternatia, Zollino.

Nel corso del festival si esibiranno i gruppi e gli artisti più rappresentativi della scena della pizzica: Officina Zoè, Canzoniere Grecanico Salentino, Petrameridie, Arakne Mediterranea, Kamafei, Ariacorte, Mascarimirì, Bandadriatica, SalentOrkestra, Anna Cinzia Villani, Antonio Castrignanò, Enza Pagliara. Ma non è tutto. La dimensione internazionale del festival, segnata dalla presenza di Bregovic, viene enfatizzata dalla partecipazione de La Notte della Taranta al Festival Musicas do Mundo che si terrà a Sines in Portogallo il 25 luglio.

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