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Cronaca

Mobilità bloccata. Infermieri presidiano direzione della Asl

Un centinaio di infermieri attende il trasferimento a Lecce perché mancano i nulla osta dei diversi enti di provenienza

LECCE – Gli infermieri sono tornati a protestare a causa del mancato trasferimento presso la Asl di Lecce. E proprio presso la direzione generale dell’azienda, in via Miglietta, hanno iniziato un sit-in che non è destinato a sciogliersi nell’immediato.

I lavoratori, quasi un centinaio in tutto, si erano già fatti sentire venerdì 15 gennaio quando, dai locali della direzione, avevano reclamato il nulla osta per ottenere l’agognato trasferimento: “Questi infermieri hanno vinto un regolare concorso ma, dopo 20 anni, attendono ancora di tornare a casa – spiega Gianni Palazzo di Usb -. Gli stessi sono stati richiamati da una graduatoria di mobilità regionale nel mese di luglio del 2015 ma non hanno preso servizio perché, nel frattempo, la legge è cambiata”.

Pochi mesi dopo, infatti, nel novembre dello stesso anno, è subentrato un ulteriore ostacolo burocratico dovuto al rilascio di questo nulla osta da parte dell’azienda sanitaria che deve cedere gli infermieri: tuttavia nessun direttore generale, da Bari a Brindisi fino a Taranto, ha ancora firmato l’agognato foglio.

“Il risultato è che, attualmente, vi sono 56 persone bloccate nel Policlinico di Bari, una decina di persone provenienti da Brindisi e 19 da Taranto che la Asl di Lecce (peraltro a corto di personale) attende di integrare pienamente in servizio. Molti di loro sono costretti a prendere il treno ogni giorno, a fare inutilmente i pendolari, quando la situazione si potrebbe sbloccare facilmente", aggiunge il sindacalista.

A detta di Palazzo sarebbe tutto pronto. Se non fosse per il rimpallo di responsabilità tra una Asl e l’altra: “Da Bari ci hanno fatto sapere che stanno aspettando le deroghe per le assunzioni che competono alla Asl di Lecce ma, a dirla tutta, non ci sarebbe neppure bisogno di questo ulteriore passaggio poiché la Regione Puglia è uscita dal piano di rientro sanitario, così come ha chiarito la stessa giunta barese nella delibera 2092. Delibera con cui si definiscono le procedure di mobilità entro il 1° febbraio di questo anno, senza la necessità di attendere le deroghe ministeriali”.

Cosa si aspetta, dunque? “Proprio oggi, nel corso della seduta di giunta, Giovanni Gorgoni (già direttore della Asl di Lecce, ndr) dovrebbe presentare un documento risolutorio della situazione – aggiunge il sindacalista -. Non  conosciamo il contenuto di questo documento e non ci resta che aspettare, sperando che il tutto si sblocchi velocemente”. Il sit-in presso via Miglietta, nel frattempo, prosegue. 

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