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Cronaca Cavallino

Nuovo caos rifiuti: camion in coda verso la discarica

Autocompattatori fermi davanti all'impianto e rifiuti nelle strade dell'Ato Le1. Sotto accusa la strada d'accesso alla discarica di Cavallino. Il Pdl: "Ora la Regione metta in sicurezza quella strada"

CAVALLINO - Nel Salento, i rifiuti tornano d'attualità, dopo che anche quest'oggi si è registrata l'ennesima giornata di passione per i conducenti degli auto-compattatori, fermi davanti agli impianti di Cavallino. Lunghe code e tempi biblici per il conferimento in discarica dei rifiuti, visto che i camion devono aspettare anche sei ore, prima di avere accesso, componendo una fila lunga più di un km.

Alla base dei ritardi ci sarebbe il problema della principale via d'accesso all'impianto: troppo piccola e dissestata per permettere ai bisonti della strada di muoversi con facilità. Nei giorni scorsi, peraltro, nel tentativo di risolvere il problema, il dirigente del servizio viabilità del comune di Cavallino ha firmato un'ordinanza, che introduce sia nuovi sensi unici, che un limite massimo di velocità a 20 km/h, oltre al divieto di transito ai mezzi lunghi più di dieci metri. Ma contro le restrizioni e i divieti i primi a contestare sono gli stessi autisti, che le ritengono lesive per il servizio, in quanto allungherebbero di gran lunga il percorso, senza risolvere la questione traffico.

Continuano, dunque, a verificarsi ritardi ed intoppi nel ciclo dei rifiuti, nonostante sia ormai in atto da tempo l'ordinanza del commissario straordinario per i rifiuti, Nichi Vendola, che ha autorizzato il trasferimento nell'impianto di Cavallino del prodotto bio-stabilizzato a Poggiardo; i primi forti disagi iniziano ad arrivare anche nei comuni dell'Ato Le1, con evidenti problemi nelle periferie del capoluogo, in prossimità del Rione Castromediano, dove i cassonetti sono ricolmi di rifiuti. E com'era logico attendersi, la politica torna a rimpallarsi le responsabilità circa questa nuova urgenza: Rocco Palese e Saverio Congedo chiedono che la Regione Puglia si accolli per intero le spese di messa in sicurezza della strada di accesso alla discarica di Cavallino.

"Lo deve alla Provincia di Lecce, ai sindaci e ai cittadini del Salento - dichiarano - che da quattro anni subiscono disagi e maggiori costi di smaltimento dei rifiuti per i ritardi con cui il commissario Vendola ha firmato i contratti per la realizzazione dell'impiantistica pubblica. Settecentomila euro (questa la somma necessaria per la messa in sicurezza stando a quanto dice la stampa) sono nulla in confronto ai milioni di euro in più che i cittadini del Salento hanno pagato sotto forma di tassa sui rifiuti per sobbarcarsi le spese dei ‘viaggi' che i rifiuti del Salento hanno compiuto per varie province pugliesi in questi anni".

Gli esponenti del Pdl ritengono vergognoso che oggi, "pur conoscendo la storia fin dal principio, l'assessore Introna rivolga un appello alla solidarietà quando la Regione Puglia tutto ha mostrato in questi anni tranne che solidarietà ai cittadini, così come è grottesco sentirgli dire che la Provincia di Lecce va verso l'auto-sufficienza nello smaltimento dei rifiuti, mentre i cassonetti non vengono svuotati e i camion stracolmi di rifiuti restano per strada. Non è corretto oggi da parte della Regione scaricare ogni responsabilità sui singoli, né è giusto parlare di strumentalizzazioni della vicenda da parte di chicchessia".

"In questi quattro anni e mezzo - precisano - la Regione Puglia si è limitata ad emanare ordinanze pilatesche sull'onda dell'emergenza per tamponare situazioni che si sapeva fin dall'inizio che sarebbero esplose. L'ultima ordinanza, quella che dispone lo smaltimento dei rifiuti dell'Ato Lecce 2 a Cavallino, rischia di creare un effetto domino di emergenza anche nell'Ato Lecce 1, esattamente come già accaduto nell'Ato Lecce 3. Il minimo che oggi la Regione può fare per mettere il sindaco di Cavallino nelle condizioni di ‘subire' questa ordinanza, è sobbarcarsi le spese di messa insicurezza della strada".

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