Fiamme dolose sul gazebo del bar Mazzini. E' la seconda volta
Ignoti hanno usato liquido infiammabile. L'azione avvenuta intorno a mezzanotte e mezzo. La stessa cosa accadde anche nel marzo scorso. Sul posto polizia e vigili del fuoco. Al vaglio i filmati di una videocamera di sorveglianza
LECCE – Era mezzanotte e mezzo quando le fiamme hanno iniziato a divampare sul gazebo del Bar Mazzini di Lecce. Lo stand di legno che si affaccia su via Guglielmo Oberdan, davanti ad uno degli ingressi della Galleria Mazzini, dove i gestori del bar accomodano sedie e tavoli, è stato preso di mira per la seconda volta in pochi mesi.
Che siano una serie di atti vandalici perpetrati ad oltranza, o qualcosa di più (le indagini sono appena all’inizio e gli investigatori non possono escludere alcuna ipotesi), di certo la ripetizione del gesto finisce per destare particolare inquietudine. Più del danno in sé, che, in fin dei conti, è stato davvero contenuto. Infatti, quando gli agenti delle volanti di polizia e i vigili del fuoco sono arrivati sul posto, con una squadra, dopo le segnalazioni di alcuni passanti, la vampata si stava già estinguendo. Esattamente come nell’occasione precedente.
Ma chi può aver preso di mira quel bar del centro di Lecce? La polizia, nell’immediato, non ha rintracciato il titolare, ma il fratello. Il quale ha comunque spiegato che l’attività non è mai stata assoggettata a richieste estorsive, né che siano arrivate mai minacce, anche solo velate, e che la struttura rimovibile di legno è assicurata. Insomma, per ora il mistero permane. Sta di fatto che l’origine dolosa è stata accertata dai poliziotti, per la presenza di residui di liquido infiammabile, e confermata dai vigili del fuoco.
Il 2 marzo scorso, verso l’1,30 di notte, appiccarono le fiamme allo stesso gazebo. Anche in quell’occasione il rogo non provocò seri danni. Per cercare elementi utili alle indagini, gli investigatori, nelle prossime ore, vaglieranno i filmati di una videocamera di sorveglianza.
