rotate-mobile
Cronaca

Occhio ai furfanti: i consigli di Spi Cgil per non incappare nei tranelli

Nonostante i ragguagli, con tutte le indicazioni per evitare di cadere nei tranelli, le truffe nei confronti di pensionati indifesi sono sempre dietro l'angolo. E ora, attenzione alla scadenza del 7 di marzo per 9mila pensionati

 

LECCE – Nonostante i ragguagli non manchino di certo, con tutte le indicazioni per evitare di cadere nei tranelli, le truffe nei confronti di pensionati indifesi sono sempre dietro l’angolo. Lo ricorda il sindacato Spi Cgil, che, due anni or sono, insieme al Silp Cgil, il sindacato delle forze di polizia, l’associazione Auser e Federconsumatori, promosse una capillare campagna di informazione, con assemblee nei territori e con la distribuzione di migliaia di opuscoli gratuiti sulle truffe più diffuse e le modalità di difesa.  Lo si può scaricare dal seguente link: https://www.spi.cgil.it/LinkClick.aspx?fileticket=A0up88HUdpM%3d&tabid=697)

Ma l’episodio di Lecce, solo uno dei tanti, dimostra come tutto ciò non sia sufficiente. Il segretario generale del sindacato, Ninì De Prezzo, spiega che “il raggiro messo in atto dai due falsi funzionari dell’Inps, di cui le forze dell’ordine hanno dato notizia in queste ore, ha trovato terreno fertile. Negli ultimi tempi, infatti, a migliaia di pensionati della nostra provincia sono pervenute comunicazioni con richieste di restituzione di somme percepite, a detta degli uffici dell’Istituto, indebitamente. Somme spesso di notevole entità e risalenti a periodi superiori a dieci anni”.

“I destinatari – spiega De Prezzo -, non avendo conservato alcuna documentazione per produrre opposizione, non riuscendo ad avere notizie certe sulle cause degli indebiti né dagli sportelli dell’Inps e, in alcuni casi, neanche dalle strutture dei patronati, vanno alla ricerca disperata di qualcuno che risolva il loro problema. E i faccendieri sono pronti a entrare in azione. Per la pensionata leccese sarà proprio questo il caso. Essendo sola e priva di qualsiasi aiuto si affidata con fiducia ai due che, oltretutto, si professavano impiegati dell’Inps”.

E lo Spi Cgil di Lecce lancia un ulteriore allarme. Entro il 7 di marzo circa 9mila pensionati della provincia di Lecce dovranno scegliere la banca o l’ufficio postale presso cui farsi accreditare la pensione. “Occorre stare tutti con le antenna alzate per evitare che nuovi truffatori approfittano di questa nuova circostanza”, conclude De Prezzo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Occhio ai furfanti: i consigli di Spi Cgil per non incappare nei tranelli

LeccePrima è in caricamento