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Cronaca Specchia

Occultamento di scritture contabili, assoluzione piena in abbreviato

La Procura ha chiesto una condanna a 2 anni, ma la difesa ha dimostrato con una corposa documentazione l'estraneità ai fatti

LECCE – E’ finito sotto inchiesta e ha dovuto sostenere un giudizio (con il rito abbreviato) per un reato che non ha mai commesso.  Il gup del Tribunale di Lecce, rigettando la richiesta di condanna a 2 anni di reclusione avanzata dalla Procura, ha assolto G.V. dal reato di occultamento di scritture contabili ritenendo che, pur sussistendo il fatto, quest'ultimo non era stato commesso dall'imputato.

A dare avvio alla vicenda giudiziaria un accertamento eseguito dalla Guardia di finanza di Tricase, che ha indicato l’imputato come legale rappresentante di una società con sede in Specchia, esercente l'attività di commercio all'ingrosso di carne fresca, congelata e surgelata. Da qui la contestazione del reato.

A portare all’assoluzione, la documentazione prodotta dalla difesa dell’imputato, assistito dall’avvocato Sergio Annesi, da cui è emerso che G.V. non ha rivestito la qualità di legale rappresentante della società per alcuni degli anni d'imposta evidenziati dalle fiamme gialle e che, invece, in relazione ad altro periodo d'imposta, pur avendo l'imputato ricoperto il ruolo di amministratore unico della società, ha diligentemente consegnato tutta la contabilità al nuovo amministratore.

Il giudice, sulla base della produzione dei verbali redatti dinanzi all'Agenzia delle entrate, ha evidenziato che l’imputato ha dimostrato, pur rivestendo la sola qualità di socio, un atteggiamento pienamente collaborativo per l'accertamento del volume d'affari della società. 

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