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Cronaca Cavallino

Odissea Pet-tc. Calabrese: "L'accordo? Carta straccia"

L'accordo sottoscritto con la Regione c'è. Ma all'Asl di Lecce mancherebbero i soldi. L'amministratore del Centro di Cavallino non avrebbe avuto rassicurazioni sul budget per iniziare a lavorare

LECCE - Pet-Tc in arrivo? Si è parlato probabilmente troppo presto (https://www.lecceprima.it/articolo.asp?articolo=28083). L'accordo con la Regione c'è. Mancherebbe, però, il placet definitivo dell'Asl di Lecce. E Giuseppe Calabrese, amministratore unico del "Centro di medicina nucleare Calabrese" di Cavallino, sbotta: "E' una beffa". Calabrese ed i suoi avvocati convocheranno a breve una conferenza stampa per illustrare nel dettaglio tutti gli aspetti legati a quella che appare un'odissea. Ma, intanto, lo stesso amministratore anticipa i temi salienti. E' quasi uno sfogo, il suo.

Calabrese sostiene, infatti, di aver avuto un colloquio telefonico intercorso con il direttore sanitario dell'Asl di Lecce, Franco Sanapo, che l'avrebbe lasciato raggelato. "L'obiettivo dell'imminente riapertura della struttura di Cavallino, che sembrava cosa fatta, all'indomani dell'accreditamento istituzionale della Regione, viene di fatto reso vano dall'Asl di Lecce".

"Il sospirato documento che ci ha concesso l'accreditamento e che, a dire dell'Asl, rappresentava l'unico ostacolo alla concessione del budget per l'inizio dell'attività in convenzione con il Servizio sanitario regionale, con enorme risparmio per le casse regionali e per le famiglie degli ammalati, si è rivelato un foglio di carta straccia senza valore", tuona Calabrese.

"Tutti ormai, addetti ai lavori e non, hanno capito che effettuare un esame Pet-Tc fuori dal proprio territorio di residenza costa molti soldi all'Asl di Lecce che deve comunque pagare la prestazione a tariffa superiore a quella prevista per le prestazioni in loco e alle famiglie dei pazienti che devono intraprendere i viaggi della speranza", spiega ancora l'amministratore del Centro. Il quale, alla domanda posta all'Asl su quando intenda assegnare il budget per iniziare a lavorare, avrebbe ricevuto una risposta vaga. Mancherebbero i soldi, insomma.

"Inaccettabile", per Calabrese. Che preannuncia: "A breve convocheremo una conferenza stampa per illustrare per l'ennesima volta i dati incontrovertibili che dimostrano lo sperpero di denaro pubblico operato da amministratori poco illuminati. Inoltre riferiremo le circostanze che provano come l'Asl imponga ai malati di effettuare gli esami nella lontana San Giovanni Rotondo in quanto Brindisi ha già liste d'attesa di mesi". Insomma, la battaglia continua.

Asl, Ciannamea conferma: "Mancanza di budget"
E intanto, dall'Asl di Lecce giungono ulteriori chiarimenti sulla problematica rivendicata dal centro medico "Calabrese" di Cavallino. E´ lo stesso commissario straordinario, Paola Ciannamea, a confermare la mancanza di disponibilità monetaria all´origine del disagio, definendone meglio i dettagli: "In sede di conferenza dei servizi, l´assessorato regionale alla Sanità ha definito le procedure con cui il centro Calabrese poteva ottenere le autorizzazioni e l'accreditamento istituzionale da parte della Regione".

E così è stato, ma la struttura non può ricevere i soldi dalla Asl di Lecce in quanto non convenzionata: "I tetti di spesa a nostra disposizione sono stati usati per le strutture già convenzionate - continua il commissario - e ora il centro Calabrese non può ottenere il convenzionamento per la mancanza di budget a disposizione della Regione Puglia".

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