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Omicidio Basile, il 67enne Colitti ritorna in carcere

A distanza di oltre un anno dal suo arresto, Vittorio Colitti senior torna in carcere. Sanato il vizio di forma per cui era stato scarcerato, a seguito di un pronunciamento della Corte di cassazione

LECCE - A distanza di oltre un anno dal suo arresto, l'ugentino Vittorio Colitti senior torna in carcere. A ridosso della pronuncia della sentenza di primo grado che dovrebbe decidere le sorti del nipote 19enne imputato per l'omicidio di Peppino Basile, il nonno è stato ancora una volta ammanettato. L'arresto è stato effettuato questo pomeriggio, proprio subito dopo la conclusione dell'udienza nel Tribunale dei minorenni. L'ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Carlo Cazzella, su richiesta del pubblico ministero Giovanni De Palma. Ennesimo colpo di scena, dunque, nella vicenda processuale che riguarda i presunti assassini di Peppino Basile.

Vittorio Colitti, 67 anni, era stato scarcerato il 9 settembre scorso dal Tribunale del Riesame di Lecce, dopo che la Corte di cassazione aveva annullato la sua ordinanza di custrodia cautelare. In quell'occasione, i giudici sancirono l'inefficacia dell'ordinanza a causa di un vizio di forma. Il collegio aveva evidenziato come la Procura non avesse trasmesso gli atti relativi alla pista del pentito Giovanni Vaccaro. E probabilmente, gli inquirenti avranno voluto sanare l'errore, emettendo una nuove ordinanza. L'arresto è stato effettuato a Taurisano, a casa di alcuni parenti dei Colitti poiché il resto della famiglia era in Tribunale, a Lecce. L'uomo è difeso dagli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray.

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