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Cronaca Ugento

Omicidio Basile, la polizia torna ancora nel Comune

Secondo blitz della squadra mobile di Lecce nel municipio di Ugento. Gli agenti hanno recuperato e fotocopiato circa 150 delibere, approvate da gennaio di quest'anno fino al 6 giugno, su varie materie

Ieri mattina gli investigatori della squadra mobile avevano depositato nella segreteria del Municipio di piazza Adolfo Colosso un ordine di esibizione a firma del pubblico ministero Giovanni De Palma, titolare del fascicolo. In giornata i tre poliziotti, diretti dal dirigente Annino Gargano, sono ritornati ad Ugento per recuperare e fotocopiare circa 150 delibere, approvate da gennaio di quest'anno fino al 6 giugno nei Consigli comunali. Sono stati raccolti anche diversi atti amministrativi di cui lo stesso Peppino Basile aveva fatto richiesta, esercitando il diritto di accesso agli atti.

Fra le carte acquisite c'è di tutto: concessioni, licenze appalti e convenzioni. Rilasci ed affidamenti ai quali Peppino Basile si era opposto. Così come aveva fatto anche nel corso dell'ultima riunione del Consiglio comunale alla quale ha partecipato, quella del 6 giugno scorso, quando dopo aver contestato la maggioranza, aveva preferito abbandonare l'aula e non assistere all'approvazione dl piano triennale, sotto la minaccia della querela.

Battaglie continue, quotidiane, in assise come in piazza, contro il grande complesso turistico sorto nel parco naturale, contro le discariche e i canali di raccolta delle acque che hanno assegnato proprio quest'anno la maglia nera alle marine di Ugento. Dopo circa un mese e mezzo di indagini, interrogatori, l'analisi sui file del computer e la lettura della sua agenda, è giunta l'acquisizione delle carte in Municipio che ora passerà sotto la lente d'ingrandimento di polizia e Procura. Parallelamente vanno avanti senza sosta le indagini sul filone passionale, sul quale sono al lavoro i carabinieri. Sullo sfondo, le donne, i litigi per strada, i debiti.

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