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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Melissano

Omicidio di Melissano: finisce in manette la moglie della vittima

Mehmeti Fitnet, 62enne albanese, è stata arrestata nel primo pomeriggio di oggi dai carabinieri, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Lariccia. L'accusa nei confronti della donna è di omicidio volontario

 

LECCE – Il cerchio si è chiuso. Dopo la conferma arrivata dall'autopsia nei giorni scorsi (che ha stabilito che a causare la morte di Mario Manco, 73enne trasportatore in pensione di Melissano, sono state cinque coltellate), e le complesse e approfondite indagini dei carabinieri, che hanno ricostruito tassello dopo tassello movente e modalità del delitto, le manette si sono strette attorno ai polsi della moglie vittima, Mehmeti Fitnet, 62enne albanese.

Nei suoi confronti, nel primo pomeriggio di oggi, i carabinieri della stazione di Melissano con i colleghi del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Casarano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Lecce, Nicola Lariccia, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Gagliotta. L’accusa nei confronti della donna è di omicidio volontario.

Una tragedia familiare quella avvenuta al civico 78 di via Arrigo Boito, a Melissani, in un drammatico e afoso pomeriggio d'estate. A scoprire l’omicidio furono i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Casarano insieme ai colleghi della stazione di Melissano, a seguito della segnalazione pervenuta da un maresciallo dell’Arma in congedo, a sua volta avvisato da un nipote della vittima, preoccupato dal fatto che da qualche giorno non aveva notizie dello zio. I militari, intervenuti sul posto, ritrovarono all’interno dell’abitazione Manco ormai esanime e la propria consorte ancora viva ma in gravissime condizioni.

Le immediate indagini condotte dai militari dell’Arma, coordinati dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta, hanno consentito di fare chiarezza sull’omicidio in pochissimi giorni, e di ricostruire la scena del crimine e la dinamica degli eventi e di acquisire gli elementi indispensabili e tali da poter richiedere a carico della Mehmeti il provvedimento della custodia cautelare in carcere.

Cos'abbia scatenato questo drammatica sequenza di morte, da cui il 73enne, persona sofferente, tanto da usare un respiratore, è rimasto travolto, non è chiaro: se un momento di depressione, una lite, qualche profondo malumore covato nel tempo e scatenatosi nelle ultime ore. La donna, dopo essere stata dimessa in mattinata dall’ospedale “Vito Fazzi” di lecce dove si trovava ricoverata, è stata trasferito nella casa circondariale di Lecce a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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