rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Racale

Omicidio di Racale, lo psichiatra: assassino capace di intendere e di volere

Francesco Mastroleo, l'uomo di 38 anni originario di Melissano e residente a Racale, accusato dell'omicidio del 27enne Egidio Sava, avvenuto a giugno scorso, è capace di intendere e di volere. A stabilirlo la perizia psichiatrica eseguita dallo psichiatra Domenico Suma. Il giudizio con rito abbreviato è stato fissato per il prossimo 8 luglio

LECCE – Francesco Mastroleo, l’uomo di 38 anni originario di Melissano e residente a Racale, accusato dell’omicidio del 27enne Egidio Sava, avvenuto a giugno scorso, è capace di intendere e di volere. A stabilirlo la perizia psichiatrica (disposta dal gup Giovanni Gallo su istanza presentata dal legale del 38enne, l’avvocato Massimo Basurto) eseguita dallo psichiatra Domenico Suma. Il giudizio con rito abbreviato è stato fissato per il prossimo 8 luglio. La moglie e il figlio della vittima, assistiti dall’avvocato Mario Coppola, si costituiranno parte civile.

In sede di interrogatorio di garanzia, Mastroleo aveva ricostruito con dovizia di particolari e fatti circostanziati, il tragico pomeriggio di sangue. Un omicidio maturato in un contesto degradato e difficile: Mastroleo, infatti, non solo viveva una condizione di tossicodipendenza cronica (anche il giorno dell’omicidio avrebbe assunto una massiccia dose di cocaina), ma è anche affetto da patologie di natura psichiatrica che lo costringono ad assumere farmaci.

Il 38enne e Sava avrebbero fissato un appuntamento, poi slittato, per recarsi a Casarano ad acquistare droga. La vittima avrebbe raggiunto l’abitazione di Mastroleo (frequentata abitualmente da tossicodipendenti) e lì avrebbe atteso che giungesse l’amico. Al suo arrivo Mastroleo avrebbe sorpreso Sava che si stava iniettando del metadone sottratto all’arrestato.

A scatenare la rabbiosa reazione di Mastroleo sarebbe stata, però, un’altra circostanza: oltre a una piccola cifra di denaro (30-40 euro) il 27enne si sarebbe anche impossessato di un anello appartenuto alla madre dell’assassino, scomparsa prematuramente in un incidente stradale. Anello che avrebbe scatenato una violenta lite tra i due nel giardino dell’abitazione, nel corso della quale Sava avrebbe colpito il 38enne con una testata.

MASTROLEO Francesco-3-2-2Lì sarebbe scattato un vero e proprio raptus di follia: afferrato un coltello da cucina, Mastroleo avrebbe colpito più volte la vittima, prima alla spalla e poi all’addome. Sava avrebbe tentato la fuga ma sarebbe stato raggiunto dal suo assassino che, invocando l’intervento dei carabinieri (circostanza confermata da due testimoni) avrebbe colpito il 27enne con dei pugni al volto. Poco dopo il giovane si sarebbe accasciato a terra moribondo.

Teatro del grave fatto di sangue il centro di Racale, al civico 78 di via Milano, a pochi metri di distanza da Piazza San Sebastiano. Inutile l’intervento dei sanitari del 118, i quali non riuscirono a salvare la vita a Sava. Le indagini sono state condotte dai carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi del Nucleo radiomobile e della compagnia di Casarano, guidati rispettivamente dal tenente Roberto Mitola e dal capitano Aniello Mattera.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio di Racale, lo psichiatra: assassino capace di intendere e di volere

LeccePrima è in caricamento