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Cronaca

Omicidio di Specchia, ministero e Csm avviano verifiche sulla Procura minorile

Al vaglio l'operato del magistrato titolare del procedimento e la mancata attuazione di provvedimenti dopo le denunce della madre

LECCE – L’operato della Procura per i minorenni di Lecce nella vicenda legata alla morte della 16enne di Specchia Noemi Durini, sarà oggetto di una doppia verifica avviata dal ministro della Giustizia Andrea Orlando e dal Consiglio superiore della magistratura.

Il ministro, infatti, ha avviato tramite l'ispettorato accertamenti preliminari sulla Procura in merito alla gestione delle denunce presentate dalla mamma di Noemi contro il fidanzato. Nessun provvedimento sarebbe stato adottato nei confronti del ragazzo, nonostante in più occasioni la donna abbia denunciato i maltrattamenti e le percosse subite dalla figlia 16enne.

Contestualmente, la prima commissione del Csm ha chiesto al comitato di Presidenza l’apertura di una pratica sul caso per comprendere se vi siano stati errori o ritardi nel lavoro del pubblico ministero al quale erano state affidate le indagini.

IL COMMENTO DEL SINDACO 

"Nel giugno scorso il Tribunale per i minorenni di Lecce ha chiesto al servizio di assistenza sociale del Comune di Specchia una relazione sulla situazione famigliare di Noemi - spiega il sindaco di Specchia, Rocco Pagliara -. Sulla base di questa relazione e di valutazioni autonome del Tribunale, i giudici hanno emesso un provvedimento di presa in carico della ragazza da parte dei servizi sociali. Il provvedimento sarebbe arrivato ai servizi sociali il 5 o 6 settembre",  cioè dopo la scomparsa della ragazza, avvenuta il 3. Un provvedimento scaturito probabilmente dalle denunce presentate dalle famiglie dei due ex fidanzati. Anche su questo provvedimento tardivo dovranno far luce gli ispettori del ministero.

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