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Cronaca San Cesario di Lecce

Omicidio Lezzi. Prima assolto, poi condannato a 16 anni

Da innocente è diventato colpevole. La Corte d'Appello di Lecce ha ribaltato l'esito del giudizio di primo grado ed ha condannato Vito De Carlo, 26enne di San Donato. Messo nei guai da una telefonata

LECCE - Da innocente è diventato colpevole. La Corte d'Appello di Lecce ha ribaltato l'esito del giudizio di primo grado ed ha condannato a 16 anni e tre mesi di reclusione Vito De Carlo, 26enne di San Donato. I giudici di secondo grado lo ritengono colpevole di omicidio volontario, affermando quindi la sua penale responsabilità in ordine all'assassinio di Marco Lezzi, 35enne di San Cesario, ucciso a colpi di pistola il 14 marzo 2004 nel suo paese, in piazza della Repubblica. Secondo le indagini, coordinate dal pubblico ministero Marco d'Agostino, svolte dai carabinieri del nucleo investigativo, De Carlo si sarebbe reso complice nel piano omicida, del quale fu esecutore materiale Sandro Cristofalo, 30enne di San Donato, condannato a 30 anni di carcere in Appello.

A mettere nei guai De Carlo, una telefonata che questi fece a Cristofalo mentre si trovava quel pomeriggio nella piazza di San Cesario: "comincio io o vieni tu?", gli avrebbe detto. Il risentimento nei confronti di Marco Lezzi sarebbe scaturito da un sms che la vittima aveva inviato ad una ragazza, divenuto ben presto motivo di una rissa tra un gruppo di ragazzi di San Cesario e San Donato. Dopo l'esecuzione di Lezzi, De Carlo fuggì insieme a Cristofalo e ad un altro presunto complice, Federico Perrone, quest'ultimo condnnato a sedici anni in primo grado ridotti poi a otto in appello. E fu proprio De Carlo a far ritrovare la pistola ai carabinieri, per questo la Corte d'Assise lo condannò ad un anno e tre mesi di reclusione per concorso in porto abusivo d'arma da fuoco. Il 26enne è difeso dall'avvocato Francesca Conte, le parti civili si sono costituite con l'avvocato Antonio Romanello.

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