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Cronaca Monteroni di Lecce

Evade, uccide un uomo e scappa con la sua auto. Fermata dopo incidente 32enne che rapì bambina

Salvatore Maggi, 74enne di Monteroni di Lecce, è la vittima di un omicidio consumato nella serata di ieri. Il corpo dell'uomo è stato trovato nudo, e con diverse ferite. Tutto è cominciato quando due donne hanno annotato la targa di un'auto che le ha tamponate: si trattava della Fiat Panda dell'anziano, rubata dalla presunta autrice dopo l'episodio

MONTERONI DI LECCE – Dopo aver commesso l’omicidio, tampona un’auto con madre e figlia a bordo. Ma queste ultime annotano il numero di targa e la comunicano alle forze dell’ordine. La polizia ha rintracciato nel giro di alcuni minuti il mezzo, intestato però a un uomo. Quest'ultimo è stato trovato senza vita poco dopo, nelle campagne tra Magliano e Monteroni di Lecce. Si tratta di Salvatore Maggi, titolare di una sala giochi 74enne di Monteroni di Lecce, ritrovato con delle lesioni sul corpo.

Tutto è cominciato con quell'incidente di lieve entità intorno alle 20,30, nel quale la responsabile, che viaggiava in compagniFoto arrestata[1]-2a di un uomo, non si è neppure fermata per prestare soccorso o concordare dinamica e responsabilità. Gli agenti di polizia della sezione volanti sono risaliti all’intestatario di quella Fiat Panda, il 74enne, dopo aver rintracciato la donna alla guida. Si trattava di Valentina Piccinonno, la 32enne leccese tratta in arresto il 10 giugno di un anno addietro, per aver rapito una bambina di appena sei anni,  in una vicenda inquietante nella quale rimase coinvolto anche Giovanni Giancane, 45enne del luogo. Piccinonno è dunque evasa dagli arresti domiciliari ai quali era ristretta per espiare una pena di un anno e otto mesi alla quale era stata condannata con rito abbreviato. Giancane, invece, è stato assolto in primo grado nel mese di marzo di quest'anno.

I poliziotti si sono recati immediatamente presso l’abitazione del proprietario del mezzo. La moglie della vittima si è dimostrata preoccupata: non aveva notizie del coniuge a partire dalle prime ore del mattino. E sono scattate le ricerche, da parte del personale della questura, fino al macabro ritrovamento avvenuto intorno alle 22,30. Sulla fronte del 74enne, una ferita evidente e diverse ecchimosi sulle palpebre. Altre lesioni sono state riscontrate all’altezza del collo. Sul posto, oltre ai poliziotti della squadra mobile e i colleghi della scientifica per i rilievi, è giunto anche il medico legale per una prima ispezione cadaverica.

La 32enne era stata rintracciata dagli agenti delle volanti nei pressi della zona 167, forse mentre si dirigeva verso casa. Accanto a lei, anche un uomo sul quale gli inquirenti stanno eseguendo alcuni accertamenti. Non è ancora dato sapere se il passeggero sia o meno coinvolto nella vicenda. Di certo c’è che all’interno del bagagliaio della Panda è stata rinvenuta una busta in plastica contenente alcuni indumenti intrisi di sangue appartenenti alla guidatrice. Ma accanto agli abiti, vi erano anche il portafogli, i documenti personali e un blocchetto assegni appartenente alla vittima dell’omicidio.5-69-32

Il sostituto procuratore della Repubblica di turno intervenuto sul posto, Emilio Arnesano, ha sottoposto ad interrogatorio la 32enne, contestandole il reato di omicidio volontario a scopo di rapina. L’indagata ha reso dichiarazioni confessorie raccontando di avere avuto una colluttazione con Maggi colpendolo ripetutamente al volto ed al capo, causandogli un trauma cranico con conseguente emorragia cerebrale. La salma della vittima è stata al momento trasportata presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, a disposizione dell'autorità giudiziaria fino all'esame autoptico che sarà effettuato dal medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica.

Sono in corso serrate indagini da parte della squadra mobile della questura leccese per fare luce sui numerosi punti oscuri di questo primo omicidio del 2015. Ai poliziotti avrebbe dichiarato di essersi difesa, nell'ambito di una colluttazione, per rifiutare un rapporto sessuale al quale l'uomo l'avrebbe voluta costringere. E' una versione che gli investigatori stanno sviscerando, per verificarne la veridicità e analizzare il ruolo ricoperto dal passeggero che viaggiava assieme a lei.

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