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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Racale / Via Milano

Ferito a morte con 15 coltellate. Tenta di scappare ma la fuga termina con schianto sul muro

Il secondo omicidio in 24 ore. Un 27enne di Melissano, noto alle forze dell'ordine, è stato accoltellato nel centro di Racale, intorno alle 14,45. E' stato raggiunto da diversi colpi sferrati attraverso il finestrino. Ha cercato di scappare ma è finito contro un muro e il mezzo ha preso fuoco. Un uomo del posto, con precedenti, è stato arrestato

RACALE – Come se non ci fosse già una temperatura torrida a infestare i pomeriggi del basso Salento. Come se il Tacco non fosse stato già scosso dalla tragedia avvenuta appena 24 ore addietro a Porto Cesareo. Un altro omicidio è giunto per rinfoltire il mese nero delle cronache locali. Francesco Mastroleo, un uomo di 37 anni, originario di Melissano residente a Racale, noto alle forze dell'ordine per  spaccio di stupefacenti e reati contro il patrimonio, è l'accoltellatore, intorno alle 13,45, di un altro pregiudicato. L’uomo è stato dichiarato, attualmente, in stato di fermo e si trova presso la caserma dell’Arma del posto, raggiunto dal sostituto procuratore Giuseppe Capoccia. Lo stato d'arresto è scattato nel corso della serata, con l'accusa di omicidio volontario, con l'aggravante dei futili motivi e dell'efferatezza. Al termine delle formalità di rito, è stato trasferito nel carcere di Lecce.

Egidio Sava, il nome della vittima, 27enne residente a Taviano, ma domiciliato a Melissano.  Il giovane era stato arrestato nel mese di ottobre del 2013, per il furto di un motoape e altri attrezzi agricoli caricati a bordo. Mentre, nel 2012, aveva subito una condanna per rapina e lesioni personali.

L'accoltellamento è avvenuto nel pieno centro di Racale, al civico 78 di via Milano, a pochi metri di distanza da Piazza San Sebastiano, il centro del comune. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i quali hanno potuto fare ben poco per salvare la vita a Sava, anche gli agenti di polizia municipale, i carabinieri della stazione locale, assieme ai colleghi del Nucleo radiomobile della compagnia di Casarano, guidati rispettivamente dal tenente Roberto Mitola  dal capitano Aniello Mattera. Si è rivelato necessario, inoltre, anche l'intervento dei vigili del fuoco, per spegnere le fiamme divampate sull'auto del deceduto.

Quest'ultimo, infatti, avrebbe cercato di fuggire dopo il violento litigio,  scoppiato nel giardino retrostante dell'appartamento, riuscendo a raggiungere la propria Peugeot 206 di colore chiaro. A sua volta, tuttavia, è stato raggiunto dall'altro individuo, che ha sferrato diversi fendenti attraverso il finestrino del mezzo. A quel punto, la vittima ha cercato ancora una via di fuga, abbandonando l'abitacolo. Si è trascinato per alcuni metri, mentre il suo veicolo veniva incenerito dal rogo. Sulla dinamica stanno investigando i carabinieri del reparto investigazioni scientifiche, al comando del luogotenente Vito Angelelli. I militari hanno repertato le varie tracce ematiche rilevate nei pressi del punto in cui è spirato Sava, alla presenza del medico legale Roberto Vaglio. Il 27enne, stando alle prime perizie, sarebbe stato colpito da almeno sette colpi nella parte anteriore del torace, e ulteriori otto in quella posteriore. Una quindicina, il totale riscontrato.

MASTROLEO Francesco-2La sua corsa, ultimo, disperato tentativo di sopravvivenza,  è terminata contro un muro di un'abitazione e il mezzo ha preso fuoco. Ancora sconosciuti i motivi dell’accaduto. All’origine, ma è soltanto una delle ipotesi sulla quale gli inquirenti stanno investigando, il furto perpetrato da parte della vittima ai danni di Mastroleo. E' in casa di quest'ultimo, infatti, che l'alterco avrebbe preso la piega brutale, poi sfociata in accoltellamento. Ma uno dei dubbi sollevati dei militari, è che i due avessero già fissato preventivamente un rendez-vous. A certificare questa secondo sospetto, il fatto che i due si conoscessero, eccome. Tanto che la vittima, per un breve periodo, sarebbe stato ospite proprio nell'appartamento di Mastroleo. Quest'ultimo ha dichiarato agli investigatori di aver sospettato di Sava, come autore di alcuni furti perpetrati ai suoi danni, nel periodo in cui lo aveva ospitato.

La salma di Sava si trova, al momento, presso la camera mortuaria dell'ospedale "Vito Fazzi" di Lecce, in attesa che il magistrato di turno disponga l'esame autoptico.

La via in cui è avvenuto l'accoltellamento

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