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Cronaca

"Only life": un bicchiere in meno per una vita migliore

Dal''associazione Insieme Onlus un progetto rivolto ai giovani, per sensibilizzarli sull'abuso di sostanze alcooliche. "Non un divieto - spiegano gli organizzatori - ma un invito alla consapevolezza"

Bere un bicchiere con gli amici può essere un piacere. Abusare di quel piacere, trasformando il bicchiere in litri e litri di alcool, può trasformarsi in disturbo sociale, in problema per sé e per gli altri, in vera e propria degenerazione che può condurre fino alla morte. Forse non tutti sanno che nel nostro Paese il primo bicchiere è consumato fra gli 11 e i 12 anni (l'età più bassa fra tutti i paesi dell'Unione europea), che in base ai dati Istat il 75 per cento degli italiani beve alcool (l'87 per cento degli uomini ed il 63 per cento delle donne), che si calcola in 3 milioni il numero di bevitori a rischio, che già un milione è quello degli alcoolisti e che 817mila sono i minori di 17 anni avvezzi alla bottiglia.

Non solo. L'abuso di sostanze alcoliche è ogni anno causa del 10 per cento di tutte le patologie registrate, del 10 per cento dei tumori, del 63 per cento delle cirrosi epatiche, del 41 per cento degli omicidi, del 45 per cento di incidenti stradali e domestici, e del 9 per cento di tutte le invalidità e malattie croniche. In Europa, il 25 per cento dei decessi di giovani tra i 15 ed i 29 anni è provocato in qualche modo dall'alcool. Dati da far rabbrividire.

Eppure, sembra quasi che il fenomeno dell'alcoolismo sia sottovalutato. Solitamente, si chiamano in causa gli stupefacenti, si parla di ritorno dell'eroina sul mercato, della cocaina il cui prezzo è in discesa, dell'ecstasy, di maxisequestri di hashish e marijuana. Ma raramente si sottolinea che l'alcool desta un allarme sociale molto serio. E questo, probabilmente, per il solito motivo di cui è investito il tabacco: la loro legalizzazione e facile distribuzione al pubblico di ogni età.

Ecco, allora, che è importante avere una cultura del bere, sapere apprezzare un buon vino o una birra pregiata. Senza arrivare al vizio, senza raggiungere quegli eccessi che possono trasformare una normale serata in tragedia, senza che una giovane vita sia spezzata da malattie assolutamente evitabili. E' questo il senso di "Only life" e del suo marchio etico, il cui significativo sottotitolo è: "…con un bicchiere di meno…". "Only life" è una campagna di informazione e sensibilizzazione contro l'abuso di sostane alcoliche promosso dall'associazione Insieme Onlus, in collaborazione con l'assessorato alle Pari opportunità della Provincia di Lecce, Prefettura, Questura, Arma dei carabinieri, Provveditorato agli studi, servizio 118, Asl e che gode del patrocinio del ministero della Salute.

L'iniziativa è stata presentata questa mattina direttamente dai curatori, in una sala gremita di giovani delle scuole (a cui il progetto è rivolto), autorità, rappresentanti di istituzioni, fra cui il vicepresidente della Provincia di Lecce Loredana Capone (che ha illustrato le linee guida dell'iniziativa), il provveditore agli studi Antonio Campanelli, il presidente della Camera di commercio Alfredo Prete, esponenti delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza), dei locali notturni, del sindacato locali da ballo, di Confcommercio e Confesercenti. Tutti insieme, per raccordarsi e promuovere in modo capillare l'iniziativa.

"Questo è un progetto pilota che riguarda diverse scuole e che verrà ripresentato di anno in anno per fare in modo che il fenomeno sia arginato da prevenzione ed educazione, prima che si trasformi in reale emergenza", ha spiegato Loredana Capone. "E' importante che siano presenti anche gli esercenti ed i rappresentanti dei locali da ballo, perché è insieme a loro che vogliamo educare i giovani contro l'abuso di alcool. A tale proposito, nell'ambito del progetto, si farà anche un matinée presso il Living di Maglie, proprio per dimostrare che ci si può divertire senza necessariamente ubriacarsi".

Veronica Carlino, dell'associazione Insieme Onlus, che ha ideato e stilato il programma, ha spiegato che "a causa dell'alcool muoiono tanti ragazzi. E non parliamo solo di incidenti, ma anche di cirrosi epatica". E che non sembri strano. La stessa giovane ha infatti aggiunto che "l'idea, alla quale stiamo lavorando da circa 8 mesi, è nata proprio a causa di un episodio che ho vissuto da vicino e che mi ha shockata. Qualche tempo fa, mi sono trovata per motivi familiari a frequentare il reparto Rianimazione. E qui ho conosciuto un ragazzo di 33 anni, alcolista, ricoverato perché affetto da cirrosi epatica. E' morto pochi giorni dopo. Così ho iniziato a studiare il fenomeno, scovando dati allarmanti". Ed ecco quindi il progetto, che prevede, presso le scuole medie e superiori, una serie di incontri tematici, il concorso "Con un bicchiere in meno - parole e immagini sciolte", la costituzione di un comitato di genitori, un servizio mobile di promozione cittadina con auto originali (Fiat 126, 500, Smart), a piedi o in scooter. La campagna sarà divisa in due fasi: la prima, prevista per marzo-aprile; la seconda, per maggio-giugno.

Nelle scuole e al di fuori di esse (coinvolgendo quindi anche i genitori) vi saranno una serie di incontri tematici con medici, pedagogisti, operatori del 118, verranno ideati weekend informativi, con messaggi promozionali per le vie ed i locali pubblici. Due i risultati finali che s'intende raggiungere: l'elaborazione di una guida al consumo consapevole e la realizzazione di un decalogo della salute, al quale corrisponderà un marchio etico.

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