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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il blitz della guardia costiera all’alba / Melendugno

Barche costruite senza verifiche di sicurezza: sequestro nel cantiere navale

L’operazione “Cagliostro” ipotizza i reati di falsità ideologica e in atto pubblico nella documentazione relativa alla realizzazione delle imbarcazioni prodotte all’interno della struttura: sigilli a tre unità di diporto

MELENDUGNO – Imbarcazioni costruite senza adeguate verifiche di sicurezza e non omologate, quindi, prive delle certificazioni necessarie: è questa la principale accusa nei confronti dei proprietari di un cantiere navale salentino, che sorge nelle vicinanze di Otranto, a Melendugno, oggetto di un blitz operato alle prime luci del mattino dai militari della guardia costiera e che ha portato a perquisizioni e sequestri.

Nello specifico, gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto, insieme a personale della Capitaneria di porto di Gallipoli, hanno effettuato perquisizioni domiciliari e all’interno dei locali commerciali a carico dei proprietari della struttura, la Petrachi, dedita alla costruzione di imbarcazioni da diporto.

Tra le varie ipotesi di reato, che hanno portato all’esecuzione dei decreti emanati dalla Procura della Repubblica di Lecce, nell’operazione denominata “Cagliostro”, vi sarebbero, fra le altre, falsità ideologica e in atto pubblico riguardanti alcune costruzioni realizzate dal cantiere navale: secondo gli inquirenti, infatti, la documentazione prodotta dagli indagati avrebbe avuto il fine ultimo di ottenere illegittimamente le certificazioni di sicurezza necessarie all’utilizzo dei natanti che tuttavia non avrebbero avuto i requisiti di legge per ottenerle.

L’operazione ha portato anche al sequestro di tre unità da diporto, tra quelle in uso e quelle in costruzione, che sarebbero state realizzate senza le adeguate verifiche di sicurezza, con potenziale ed evidente pericolo per acquirenti e utilizzatori. Due le persone al momento indagate per i reati contestati. 

“Si tratta - afferma il comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Otranto, tenente di vascello Francesco Walter Di Marco - di misure operate a seguito di una complessa attività d’indagine, compiuta con lo scopo di tutelare la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare, chiaramente compromesse con l’immissione in commercio, e nell’esercizio della navigazione, delle unità sequestrate, che non rispetterebbero i requisiti minimi di certificazione e omologazione”.

Perquisizione e sequestri di barche nel cantiere navale nelle vicinanze di Otranto

Il video dell'operazione

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