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Cronaca Porto Cesareo

Operazione "Palude", il Riesame scarcera tre delle persone coinvolte

I giudici hanno annullato la misura nei confronti di Alfredo Emiliano, concedendo gli arresti domiciliari al padre Cosimo al fratello Mario

LECCE – Il Tribunale del Riesame di Lecce ha annullato la misura cautelare nei confronti di Alfredo Emiliano, 50 anni, concedendo gli arresti domiciliari al padre Cosimo, 74enne, e al fratello Mario, 40 anni. I tre, con un altro componente della famiglia, Luigi Emiliano, sono stati arrestati il 9 ottobre scorso.

Nei loro confronti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Campi Salentina hanno eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Lecce, Simona Panzera, su richiesta del sostituto procuratore Luigi Mastroniani, al termine di una indagine lunga e complessa, in cui i militari dell’Arma hanno ricostruito, andando a ritroso nel tempo, i presunti illeciti commessi dalla famiglia Emiliano, pastori che si sarebbero trasformati nei padroni di uno dei tratti più belli della costa ionica, in località “Palude Fede” di Torre Lapillo a Porto Cesareo, tra i lidi Togo Bay e Bona Vista. I reati contestati sono estorsione aggravata e continuata, minacce, danneggiamento aggravato mediante incendi, invasione di terreni e occupazione abusiva di area demaniale marittima, nell’operazione ribattezzata “Palude”.

Gli indagati sono difesi dall’avvocato Giuseppe Bonsegna che, nell’udienza di ieri, ha cercato di dimostrare la responsabilità dei propri assistiti, che da anni rivendicano per le vie legali, e non certo illecitamente, come sostengono i testimoni sin troppo interessati, a suo dire, i loro diritti su quei terreni, producendo anche molti provvedimenti giudiziari a loro favorevoli. “E’ un primo passo molto importante” ha commentato, soddisfatto, l’avvocato Bonsegna.

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