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Cronaca Gallipoli

Operazione "Street food": resta in carcere Gallucci, scarcerato il complice

Respinta l'istanza per personaggio chiave dell'inchiesta sui presunti abusi per il monopolio nel commercio di panini e bibite

LECCE – Resta in carcere Giuseppe Gallucci, 58 anni, di Copertino, personaggio chiave dell'inchiesta “Street food” che lo vede artefice di presunti abusi finalizzati a mantenere il monopolio nel commercio di panini e bibite a Gallipoli. Il gip Carlo Cazzella ha rigettato l’istanza di revoca della misura, confermando la custodia cautelare in carcere.

Gallucci era comparso dinanzi al gip per l’interrogatorio di garanzia, in cui aveva risposto a tutte le domande del giudice alla presenza dell'avvocato difensore Mario Ciardo, spiegando di non aver corrotto il vigile urbano Roberto Pellone con una Fiat 600, poiché l'auto era stata scambiata con una 500, producendo documenti che lo proverebbero. Inoltre, Gallucci per dimostrare che dal maresciallo amico non avrebbe mai ricevuto favori ha esibito le multe ricevute in passato. Insomma, a detta dell'indagato il suo unico obiettivo era che venissero perseguiti gli abusivi e che le licenze venissero concesse a chi i requisiti li aveva realmente. Una tesi evidentemente non condivisa dal gip, che ha rigettato l’istanza di scarcerazione.

Per questo aveva presentato diversi esposti per denunciare gli irregolari, avrebbe fatto pressioni sui politici locali e, durante i colloqui con i suoi interlocutori (intercettati dai carabinieri) avrebbe usato espressioni a dir poco infelici nei riguardi dei “rivali”. Gallucci ha invece ammesso la sua responsabilità riguardo ai furti ai danni di “Edilizia 2000” a Copertino. Uno dei colpi, secondo l'accusa, sarebbe stato messo a segno con Oronzo Aramini, 53 anni, di Surbo. Anche questo è stato ascoltato ieri dal gip Cazzella, al quale l'avvocato difensore Maria Cristina Brindisino ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza perché per gli stessi episodi il suo assistito è già stato condannato. Il gip ha accolto e condiviso la tesi difensiva, pertanto il 53enne è tornato in liberà.

Si erano invece avvalsi della facoltà di non rispondere il maresciallo Pellone (difeso dall'avvocato Fabrizio Ferilli) e Giacomo Fiorita, 25 anni, di Copertino. Per tutti probabile i ricorso al tribunale del Riesame.

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