Raccoglievano angurie sotto il sole cocente, scatta la multa per l'azienda
Prima sanzione nell'ambito dell'ordinanza anticaldo del sindaco Mellone di Nardò. Il sopralluogo svolto dalla polizia locale
NARDO’ – Nel giorno in cui l’imprenditore neretino arrestato con l’accusa di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro per un caso di presunto sfruttamento di braccianti agricoli nelle campagne, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia, scatta anche la prima sanzione, sulla scorta dell’ordinanza sindacale anticaldo.
A elevarla, per 500 euro, gli agenti di polizia locale di Nardò. La multa è spettata a un’azienda agricola per violazione del provvedimento a firma del sindaco Pippi Mellone. L’intervento è avvenuto in località Li Nucci, dopo la segnalazione di un cittadino. Gli agenti hanno così sorpreso alle 14,45, con temperature particolarmente elevate (e destinate a salire nei prossimi giorni) una squadra composta da sei lavoratori e due alla guida di altrettanti mezzi. Gli uomini nei campi stavano raccogliendo angurie.
“I tempi di Auguria City - sbotta il sindaco Pippi Mellone - sono finiti, al di là di quello che dice e scrive qualcuno. Da indaco, su questo fronte, mi sono assunto tutte le responsabilità del caso e posso dire a testa alta di aver fatto tutto quello che era nelle prerogative mie e della mia amministrazione per migliorare le condizioni dei braccianti italiani e stranieri, per rendere dignitosa l’accoglienza dei lavoratori, per porre in essere condizioni favorevoli a un rapporto normale tra datori e lavoratori, per tutelare le tante aziende agricole che operano rispettando le regole”.
“Per quanto ci riguarda, nella nostra Nardò la barbarie non passerà mai”, conclude.
L’ordinanza, com’è noto, a partire dal 21 giugno vieta il lavoro nei campi su tutto il territorio comunale nella fascia oraria compresa tra le ore 12,30 e le 16,30. Si tratta di un provvedimento applicato anche negli anni scorsi a tutela dei braccianti chiamati a un impegno lavorativo in orari particolari. E’ divenuto un modello anche per altre realtà critiche sul fronte dell’impiego dei lavoratori in agricoltura. Gli effetti dell’ordinanza cesseranno il 31 agosto.