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Cronaca Spongano

Mise a segno un furto in abitazione. Sconterà una pena di quasi due anni

Un uomo di 32 anni è stato arrestato dai carabinieri, con l'accusa di aver rubato in una casa di Marittima di Diso. Nel tentativo di un secondo colpo ha lasciato tracce ematiche, poi servite agli investigatori per rintracciarlo

SPONGANO - Dovrà scontare una pena di un anno, 8 mesi e un giorno di reclusione, perché condannato per furto in abitazione. Si tratta di Osman Tufa, 32enne di nazionalità albanese,  già noto alle forze dell'ordine e residente a Poggiardo.

I carabinieri della stazione di Spongano lo hanno arrestato, eseguendo un ordine carcerazione emesso dalla procura della Repubblica di Lecce. I fatti che hanno portato alla condanna dell’uomo risalgono al mese di luglio dello scorso anno quando il 32enne si era introdotto all’interno di un’abitazione di Marittima di Diso, sottraendo un telefono cellulare.

Mentre i militari dell'Arma accorsero sul posto, a seguito della richiesta d’intervento, stavano effettuando il sopralluogo all’interno della casa, una vicina del derubato riferì che qualcuno aveva tentato di introdursi anche nella sua abitazione, ma aveva desistito poiché, nel tentativo di rompere il vetro di una finestra, doveva essersi gravemente ferito. All’interno dell’appartamento, infatti, non mancava nulla ma sugli infissi erano presenti abbondanti tracce di sangue.Osman TUFA stampa-2

I sospetti dei carabinieri si sono concentrati, sin da subito, sul 32enne, il quale era stato più volte notato, segnalato e controllato fra Castro, Diso e Andrano. Gli investigatori si recarono immediatamente a Poggiardo presso l’abitazione dell’uomo dove i coinquilini avevano riferito che il loro amico non era tornato a casa perché aveva detto si essersi fatto male ed aver raggiunto l’ospedale di Casarano.

Ed è presso il nosocomio "Francesco Ferrari" che gli uomini in divisa hanno ottenuto la conferma: Tufa si era, infatti, presentato dai sanitari, con profonde lesioni da taglio, la cui gravità aveva imposto il trasferimento del paziente presso l’ospedale di Gallipoli, dove è stato poi rintracciato e dichiarato in arresto, in attesa di un delicato intervento chirurgico.

A poco più di un anno di distanza, il cittadino albanese condannato per il furto in abitazione ed il tentato furto nella seconda, è stato accompagnato presso il carcere “Borgo San Nicola” di Lecce, dove sconterà il suo debito con la giustizia.

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