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Cronaca Giurdignano

Dopo la festa patronale presi in fuga con 80 di cavi rubati a una ditta salentina

Tre persone arrestate ad Oria per furto aggravato in concorso. Stavano approfittando dello smontaggio degli allestimenti, dopo la festa per i santi patroni, confondendosi fra gli operatori per rubare i cavi elettrici di una ditta di Giurdignano. Li ha incastrati un carabiniere fuori servizio

ORIA – Avrebbero rischiato di rientrare a Giurdignano con 80 metri di cavi elettrici in meno, i titolari della ditta “Palma Cosimo”, se un carabiniere fuori servizio, ma con l’occhio sempre allenato, non avesse notato movimenti sospetti. Ed è così che, avvisati i colleghi della stazione di Oria, alla fine sono scattate le manette ai polsi di Damiano Matarrelli, 36enne, Davide Pastore, 24enne, entrambi oritani, e di un loro presunto complice, Mihai Gabi Tataru, 19enne, rumeno.

I tre rispondono di furto aggravato in concorso. Nel caso di Matarrelli, la situazione è ancor più particolare perché è risultato sottoposto ai domiciliari, all’atto del controllo. Avrebbe dunque goduto di un permesso premio, per mettere in atto un proposito poco edificante. 

La ditta della provincia di Lecce è stata contattata per curare gli impianti per la festa patronale; un momento ancor più particolare, per la comunità locale, perché in città sono tornate a risplendere le luminarie dopo alcuni anni di stop. Ma, si sa, l’occasione fa l’uomo ladro, e così sembra che i tre non abbiano saputo resistere alla tentazione di… sbrogliare una matassa di cavi, ma per impossessarsene, quando ormai la festa aveva volto al termine. 

Tutto è avvenuto ieri mattina. I festeggiamenti si sono tenuti sabato e domenica. Gli operai e i commercianti che hanno allestito stand avevano iniziato a smontare gli allestimenti e quindi i tre hanno pensato bene di confondersi fra loro, nella speranza di fare incetta di materiale.

Ma un carabiniere oritano, in servizio a Santa Teresa di Riva, provincia di Messina, e al momento in licenza, si è comunque accorto di alcuni movimenti davanti ai cavi poggiati sul marciapiede ed ha chiamato i colleghi in servizio. La pattuglia ha bloccato Matarrelli e complici mentre si stavano ormai già allontanando con i cavi. E per loro è scattato l’arresto. Sono stati destinati ai domiciliari. Un gioco che non è davvero valso la candela, perché il valore commerciale della refurtiva non supera i 500 euro. 

Da Brindisireport.it 

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