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Cronaca Novoli

Petardo e novolesi in ospedale, Ostuni: “Fatti meno gravi di come riportati dagli ospiti”

Dopo l'episodio di ieri, con il lancio dagli spalti e l'esplosione, la società del Brindisino fornisce una ricostruzione secondo la quale quella del Leccese avrebbe esagerato. "L'arbitro invitava a riprendere il gioco e non sapeva nessuno che fosse stato chiamato il 118"

OSTUNI – È durato meno di un giorno il silenzio stampa indetto dall’Asd Ostuni 1945, in seguito all’episodio di ieri, il lancio di un grosso petardo dal settore della tifoseria locale, poco dopo il gol del momentaneo 2 a 0 (la gara, valevole per il girone B del campionato di Eccellenza, sarebbe poi terminata 2 a 2) a seguito del quale due calciatori del Novoli sono finiti in ospedale.

Dopo aver preso formalmente ieri le distanze per l’episodio, dicendosi la società sportiva ostunese rammaricata, oggi è il momento di soffiare sul fuoco della polemica. Perché, sì, due calciatori sono stati portati al “Perrino” di Brindisi e, sì, il gesto del lancio del petardo è stato sicuramente esecrabile; tuttavia, il club della Città Bianca tiene a fornire una ricostruzione, circa i fatti avvenuti al “Nino Laveneziana”, in cui, in buona sostanza, sembra voler accusare i novolesi di aver esagerato nella situazione. Ai limiti della messinscena, si potrebbe dire.   

La versione del club ostunese

“Al quinto minuto del secondo tempo l’Ostuni si porta sul momentaneo 2-0 grazie alla rete siglata da Pendinelli”, scrive la società di casa in un comunicato stampa. “Pochi minuti dopo i festeggiamenti del gol nel settore occupato dagli ultras locali esplode un petardo. Successivamente tutti i giocatori presenti nella panchina ospite si catapultano per terra, tranne i dirigenti e l’assistente dell’arbitro che sin dall’inizio hanno dimostrato di star bene”.

“Il direttore di gara – prosegue la nota del club – sin da subito ha insistito nel far ripartire la gara invitando i tesserati del Novoli a riprendere posizione in panchina dopo aver constatato che i fatti avvenuti non fossero così gravi come riportato dagli ospiti all’inizio. Un dirigente della compagine ospite, presente in panchina – aggiungono da Ostuni –, non ha esitato alcun minuto per allertare il 118, nonostante nel nostro impianto ci fossero già i sanitari”.

Secondo quanto riferisce l’Asd Ostuni 1945, “il direttore di gara non era a conoscenza della chiamata pervenuta al 118 dal dirigente del Novoli Calcio e non ha mai minimamente espresso alcuna preoccupazione circa l’accaduto”. Non solo. La società “tiene a precisare che per la gara casalinga disputata il 12 marzo 2023 ha avuto a disposizione servizio steward, tre auto della polizia di Stato con circa dieci unità e due della stazione dei carabinieri con quattro unità. Un vero e proprio lusso della sicurezza in confronto a tante altre realtà in cui siamo stati ospitati nella corrente stagione sportiva”.

Il club del Brindisino contesta, infine, alcune ricostruzioni apparse nelle scorse ore, a margine della gara, e aggiunge di volersi difendere anche “dai vili attacchi mediatici ricevuti da sostenitori di altre squadre e da fantomatici comunicati stampa ove si riporta il falso”.

Le diagnosi per i calciatori

Una replica da Novoli, circa questo nuovo comunicato, emesso nel primo pomeriggio di oggi, è pervenuta qualche ora dopo (ne riferiamo a parte). Quanto ai due calciatori finiti in ospedale, Alessandro Falco e Alessandro Capone, già ieri, in tarda serata, aveva diramato le diagnosi: “otalgia e acufeni bilaterale con vertigini da trauma da scoppio” per il primo e “otalgia e acufeni orecchio sinistro da scoppio” per il secondo. Entrambi i tesserati, oggi, sono tornati all’ospedale di Brindisi per approfondimenti presso il reparto di Otorinolaringoiatria.

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